2017-2018: un vero inverno
Consorzio
2017-2018: un vero inverno Consorzio

Quello che  si è da poco concluso è stato un vero inverno, caratterizzato da grande dinamicità. Dopo gli inverni estremamente miti 2013/2014, 2014/2015 e 2015/2016, l'ultimo inverno ha fatto registrare temperature complessivamente in media e un surplus di pioggia che ha aiutato a colmare il grave deficit idrico che ha caratterizzato la nostra regione. 

 

PRECIPITAZIONI

L'inverno 2017-2018 è stato più piovoso del normale: complessivamente, 60-65 % di pioggia in più nei capoluoghi del nord della regione e 25-30 % di surplus mediamente in quelli del centro-sud.
 
   
% della pioggia normale nei capoluoghi     Pioggia media nei capoluoghi inverni dal 1955/1956 
al 2017/2018 con clima 1971-2000 e 1981-2010

 

TEMPERATURA

Analizzando i dati registrati dalle stazioni meteorologiche sinottiche di Firenze, Arezzo, Grosseto e Pisa, la temperatura media è stata circa 0.2 °C superiore ai valori "attesi" del periodo 1981-2010. 
Temperatura media inverni dal 1955/1956 al 2017/2018 con clima 1971-2000 e 1981-2010

 

 
Nello specifico valori minimi con anomalia di +0,5 °C e valori massimi quasi esattamente in media (-0.1 °C). 
Nonostante l'anomalia termica sia risultata praticamente uguale a quella dello scorso inverno, le due stagioni sono state fra loro molto diverse. Nel 2016-2017, ad un dicembre anticiclonico e quindi caratterizzato da forte inversione termica sono seguiti un gennaio freddo e secco ed un febbraio piovoso ed eccezionalmente mite. In questo contesto anche le temperature in montagna sono risultate ben al di sopra della norma (immagine sotto a sx). 
 
   
Anomalia di temperatura in quota (850 hpa)
Inverno 2016-2017
    Aanomalia di temperatura in quota (850 hpa) Inverno 2017-2018

 

L'inverno 2017-2018, invece, a parità di anomalia termica in pianura, si è caratterizzato per valori in media o leggermente sotto media in quota (vedi immagine sopra a dx). In questo caso la differenza tra i due inverni è di 1.4-1.7 °C.  
Questo perché in tutti e tre i mesi è stata osservata una estrema dinamicità (correnti settentrionali a dicembre e febbraio, zonali miti a gennaio). L'elemento comune che ha unito i 3 mesi di questo inverno sono state le abbondanti precipitazioni, sia nevose che piovose. Dicembre ha chiuso con una anomalia di -0.5 °C, gennaio è stato caratterizzato da valori ben sopra la norma (+2.4 °C), mentre il mese di febbraio è stato più freddo del normale (-1.5 °C). 
 
Aandamento giornaliero della TMED dell'inverno 2017/2018 rispetto al clima

 

Una breve ondata di freddo, ma estremamente intensa, a fine febbraio, ha caratterizzato questo inverno, come si vede dal grafico precedente. Nessuna delle 4 stazioni meteorologiche di FI, AR, GR e PI ha fatto però registrare ondate di freddo di lunga durata (intendendo per ondata di freddo di lunga durata un periodo con almeno 6/7 giorni consecutivi caratterizzati da: temperatura minima inferiore al 10 ° percentile e da temperatura media giornaliera inferiore di almeno una deviazione standard rispetto al normale).
 
In media il numero delle gelate (giorni con temperatura minima inferiore a 0°C), rispetto al normale, nelle zone di pianura; 31 giorni a Firenze vs. una climatologia che ne conta 26, 40 ad Arezzo vs. 43, 20 a Pisa vs. 23, 15 a Grosseto vs. 21. 
Meno numerosi del normale i giorni "molto freddi" (12 rispetto ad una climatologia 1981-2010 che ne conta circa 21 ogni inverno). Per giorno molto freddo si intende una giornata caratterizzata da una temperatura media giornaliera inferiore di almeno una deviazione standard rispetto alla norma. 
 
 
Numero di giorni molto freddi in inverno dal 1955-1956 al 2017-2018