Da sx, Emilio Ubaldino, segretario generale della Provincia di Grosseto, Bernardo Gozzini, amministratore unico Consorzio LaMMA, Antonio Raschi, Direttore CNR IBIMET. Schema dell'applicativo web Per contrastare l'aumento degli attacchi di lupi a danno delle aziende agricole, la Provincia di Grosseto ha dato incarico al Consorzio LaMMA e al CNR Ibimet di sviluppare un applicativo che consenta un monitoraggio dinamico, interattivo e geo-riferito dei danni provocati dai predatori. Con questo obiettivo è stato siglato oggi un accordo di collaborazione e attività di ricerca tra Provincia di Grosseto, Consorzio LaMMA e Istituto di biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che avrà durata fino al 2020. L'applicativo web permetterà di raccogliere, elaborare e geo-riferire le segnalazioni sulle attività predatorie di lupi, e ibridi, che stanno danneggiando le aziende del grossetano. L'accordo prevede un investimento di 35mila euro di cui 20mila messi a disposizione dalla Provincia. Come si legge nel comunciato della Provincia, «le segnalazioni, fatte dagli operatori del settore o dai cittadini, saranno archiviate e gestite in un data base che consentirà di avere un monitoraggio continuo del fenomeno. Il sistema informatico consente usi polivalenti: può essere applicato, infatti, anche ad altri fenomeni da monitorare e controllare come, ad esempio, i danni da presenza massiva di grandi ungulati, segnalazione di incendi boschivi, segnalazione di discariche abusive e per l'implementazione di task a supporto della protezione civile». Il sistema sarà basato su un'architettura open-source e potrà essere arricchito nel tempo con nuove funzionalità e riutilizzato da altre amministrazioni. Il modulo, che verrà sviluppato dal Consorzio LaMMA e dal CNR Ibimet, potrà essere utilizzato da aziende, cittadini, operatori o anche semplici turisti per segnalare gli attacchi predatori andando così a popolare la banca dati. La segnalazione conterrà oltre alle informazioni inserite dall'operatore, comprese eventuali fotografie, anche le informazioni cartografiche necessarie a georeferenziare il dato. In un primo tempo la banca dati sarà popolata con le informazioni relative agli eventi predatori pregressi; sarà poi successivamente arricchita dalle segnalazioni degli utenti. L'archivio così creato sarà reso disponibile per studi, analisi e valutazioni del fenomeno. Info: Comunicato Provincia di Grosseto