Analisi della situazione in atto
Analisi della situazione in atto
Il punto di partenza di tutte le previsioni è costituito dall'osservazione delle condizioni meteorologiche in atto.  
Una corretta e puntuale analisi dei principali parametri meteorologici, delle immagini satellitari, dei radar e dei meteogrammi è alla base del processo che conduce alla formulazione di una previsione.
Per poter delineare un quadro della situazione meteorologica in atto, il previsore valuta e confronta i dati provenienti da diversi strumenti di osservazione e relativi alle principali variabili meteorologiche: temperatura, pressione, umidità, nuvolosità, precipitazioni, direzione e velocità del vento, ecc. Le fonti di informazioni principali sono:
 

Stazioni meteorologiche e ondametriche

I principali dati forniti dalle stazioni meteorologiche distribuite sul territorio sono: temperatura dell'aria, umidità relativa, intensità e direzione del vento e quantità ed intensità della precipitazione; le boe ondametriche, invece, forniscono direzione, altezza e periodo d'onda. Sono disponibili anche alcuni nivometri che indicano l'accumulo di neve al suolo. I dati vengono rilevati e messi disposizione principalmente dalla rete di osservazione del Servizio Idrologico Regionale (CFR-SIR) e, in piccola parte, dal servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare.
 

Satelliti

Le varie tipologie di immagini acquisite dai satelliti permettono di individuare le formazioni nuvolose e, in base al loro aspetto e alla loro forma, i fronti caldi, fronti freddi e minimi di pressione; consentono, inoltre, di osservare aree temporalesche, nebbie, intrusioni d'aria secca ed eventuali flussi di polveri sahariane. 
I satelliti meteorologici, attivi da oltre 50 anni, sono attualmente dotati di sensori sensibili alla radiazione riflessa/emessa dalle nubi, dai continenti e dai mari; questi sensori sono tarati su dodici diverse lunghezze d'onda ("canali") che permettono di ottenere immagini diversificate e ricche di informazioni. 
Le immagini basate sulla radiazione infrarossa sono particolarmente utili poiché consentono la visualizzazione notturna delle nubi. Alcuni canali satellitari mostrano la temperatura delle nubi permettendo così un'analisi verticale dei sistemi, altri restituiscono solo alcune tipologie di nubi come nel caso delle nubi convettive (CVS), del vapore acqueo (WV), nelle nubi basse/nebbie (Microphysics) o delle tipologie di masse d’aria (Air Mass). 
Attraverso l'animazione delle immagini satellitari è possibile  visualizzare lo spostamento e la dinamica delle formazioni nuvolose e dei relativi fronti/minimi da cui si generano. 
Fra i satelliti geostazionari (36000 km sopra l’Equatore) i più importanti a livello europeo sono i Meteosat 8, 9 e 10 (MSG, Meteosat Second Generation) che trasmettono 24 ore su 24 fornendo immagini ogni 15 minuti, tra i satelliti polari (800 km circa di altezza) spiccano il MetOp e il NOAA. 
 

Radar

I radar meteorologici localizzano masse nuvolose e precipitazioni sfruttando il cosiddetto "effetto Doppler", inviando cioè fasci di onde elettromagnetiche in tutte le direzioni e aspettando, nel caso in cui esse vengano riflesse da qualche ostacolo nel cielo, di cogliere un segnale di ritorno dalle stesse. 
Il radar - meteo utilizza i segnali ricevuti per stimare, più o meno indirettamente, diverse grandezze fisiche: l'utilizzo più frequente è senz'altro la stima delle precipitazioni. In linea generale, essendo uno strumento di misurazione, il radar si limita a definire uno stato attuale dell'atmosfera.
 

Radiosondaggi

Mostrano l'andamento verticale delle principali proprietà fisiche della colonna d'aria al di sopra di un determinato punto. Fornendo indicazioni in tempo reale sono strumento estremamente utile per il nowcasting. Le grandezze meteorologiche vengono rilevate tramite palloni sonda, oppure attraverso uno screening satellitare della sezione atmosferica considerata.
 

Meteogrammi

Mostrano la possibile evoluzione dei principali parametri meteorologici in una determinata località fornendone l’andamento ai diverso livelli troposferici (dai 300 ai 1000 hPa). I meteogrammi sono elaborati da modelli matematici e possono coprire fino a 5 giorni di previsione. 
 

Esempio dati rilevati a terra

Rete del Centro Funzionale regionale  Rete di fulminazione CESI-SIRF

Esempio dati rilevati da satellite

Satelliti - MSG – Meteosat 9 - Canale visibile HRV
Satelliti - MSG – Meteosat 9 - Canale infrarosso termico

Esempio dati rilevati da radar e radiosonde

Radar in banda X Dati da radiosonda montata su pallone sonda