Glossario

A - B - C - D - E - F - G - H/I/J - L - M - N - O - PQ - R - S - T - U - VW - Z

 

A

Ablazione
riduzione del volume di una lingua di un ghiacciaio per fusione e/o evaporazione dello stesso. Normalmente l’ablazione coincide con i mesi più caldi della stagione, durante i quali il maggior calore dell’aria scioglie gli strati di neve invernale sovrastanti il ghiacciaio intaccandone, poi, la lingua. In linea generale quando l’ablazione è limitata nel tempo e non intensa il bilancio di massa può risultare positivo (ghiacciaio in crescita), quando l’ablazione è intensa e prolungata il bilancio di massa è negativo (ghiacciaio in arretramento).
Albedo
energia solare riflessa nello spazio da un corpo.
Alisei
venti costanti che soffiano tra il 5° e il 30° parallelo, sono generati dal gradiente barico tra le zone di alta pressione tropicali e quelle di bassa pressione equatoriali. La forza di Coriolis tende a deviarne la direzione e pertanto provengono da Nord Est nel nord emisfero e da Sud Est nell’emisfero sud.
Anticiclone
zona caratterizzata da alti valori di pressione nella quale i valori barici crescono dalle zone periferiche al centro. Il moto dei venti nella struttura anticiclonica è orario.
Anticiclone dinamico
alta pressione permanente situata nella fascia subtropicale e legata alla circolazione atmosferica intertropicale.
Anticiclone termico
alta pressione tipicamente invernale che si forma al di sopra di vaste aree continentali poste a latitudini medio-alte. E’ caratterizzato da altissimi valori barici al suolo (non rari picchi di 1050 -1060 hPa) e da una vasta area depressionaria in quota, causata dalla continua discesa gravitativa delle masse d’aria fredda.
Anticiclone interciclonico
zone di alta pressione di durata molto breve compresa tra due cicloni.
Arcobaleno
fenomeno che produce uno spettro di luce nel cielo quando i raggi solari si riflettono sulle gocce in sospensione prodotte da una precipitazione (il più delle volte temporalesca).
Asse depressionario
linea immaginaria che partendo dal suolo unisce tutti i centri ciclonici della depressione posti alle varie altezze.
Atmosfera
fluido gassoso che avvolge la terra e che ne subisce i moti di rotazione e di rivoluzione nonché la forza di gravità.
Avvezione
fenomeno che implica la sostituzione di una massa d’aria preesistente con un’altra di diversa origine.
Avvezione fredda
si ha quando una massa d’aria fredda scalza, sollevandola, una massa d’aria calda preesistente determinando un aumento di pressione al suolo.
Avvezione calda
si ha quando una massa d’aria calda scorre al di sopra di uno strato più freddo determinando una diminuzione di pressione al suolo.
 

B

Bar
unità di misura della pressione; normalmente se ne usa il sottomultiplo, il millibar (mbar).
Baroclino (sistema)
atmosfera nella quale le isobare sono inclinate rispetto alle isoterme e le altezze isobariche si presentano più basse e vicine tra loro dalla parte dell’aria fredda, più alte e più lontane tra loro dalla parte dell’aria calda.
Barometro
strumento che misura la pressione atmosferica.
Barosfera
è la parte più bassa dell’atmosfera compresa tra il suolo e 8000 metri di quota.
Barotropico (sistema)
condizione atmosferica solo ideale nella quale le isobare sono parallele alla superficie terrestre.
Bassa pressione
porzione di atmosfera caratterizzata da bassi valori barici intorno alla quale i venti ruotano in senso antiorario nell’emisfero settentrionale e in senso orario in quello meridionale. In cartografia è rappresentato da la lettera “B” (“L” in inglese).
Beaufort (scala di)
classificazione che suddivide i venti in 12 gradi a seconda della loro velocità.
Bora
vento catabatico proveniente dalle Alpi Giulie e caratterizzato da forti raffiche capaci di raggiungere i 150-160km/h. E’ particolarmente frequente durante la stagione invernale e interessa principalmente l’Istria settentrionale e Trieste; quando è particolarmente intenso può giungere fino a Venezia e Chioggia.
Brezza
vento periodico provocato dalla differenza di pressione tra la terra ferma e le grandi distese d’acqua (laghi e mari). Il gradiente barico è causato dallo scarto termico che si genera tra acqua e suolo, quest’ultimo, infatti, tende a riscaldarsi e raffreddarsi molto più velocemente rispetto all’acqua.
Brinata
fenomeno che implica il congelamento cristallino della rugiada a seguito dell’abbassamento al di sotto dello zero della temperatura.
 

C

Calma di vento
indica l’assenza di vento; per convenzione si ha quando la velocità è inferiore a 1,8 km/h (1 nodo)
Calore
energia che si trasferisce da un corpo all’altro se questi si trovano in condizioni termiche diverse.
Calore latente di condensazione
quantità di calore liberata verso il sistema da 1 grammo di vapore acqueo in fase di condensazione (circa 2500 joule). E’ un processo esotermico che fornisce energia al sistema; in meteorologia contribuisce all’ulteriore sollevamento della massa d’aria in ascesa.
Calore latente di evaporazione
quantità di calore che un grammo d’acqua necessita per evaporare (circa 2500 joule). E’ un processo che sottrae calore al sistema, pertanto è endotermico; in meteorologia contribuisce all’abbassamento della temperatura durante una precipitazione.
Calore specifico
quantità di calore necessaria per innalzare di 1°c la temperatura di 1 chilo di materia. Il calore specifico è molto basso per i solidi ed è molto alto per i liquidi.
Caloria
quantità di calore necessaria per innalzare di 1°c la temperatura di un grammo d’acqua.
Carotaggio
tecnica che consiste nel prelevare, tramite trivelle o succhielli, lunghi cilindri di ghiaccio (carote) dall’analisi dei quali è possibile comprendere l’andamento climatico del passato. La ricerca consiste principalmente nell’analisi delle bolle d’aria intrappolate nel ghiaccio, più la carota è lunga più si riesce ad andare indietro nel tempo.
Cape Index
indice che misura l’energia di galleggiamento acquistata da una particella d’aria finché questa resta più calda dell’ambiente circostante. Si esprime in Joule per chilogrammo d’aria. In pratica più energia la massa d’aria in ascesa riceve e più alta sarà la possibilità di temporali; valori inferiori a 500 indicano bassa o nulla possibilità di fenomeni temporaleschi, valori superiori a 1000/2000 indicano alta possibilità di temporali.
Cella di Hadley
la cella di hadley disegna la circolazione delle masse tra l’Equatore e l’area di convergenza intertropicale. A livello dell’equatore il forte soleggiamento unito alla convergenza al suolo degli Alisei provoca forti moti verticali che sfociano in piogge e temporali. Salendo l’aria condensa raffreddandosi e ciò ne provoca l’inevitabile discesa gravitativa verso i tropici dove prevalgono moti discendenti e subsidenza. Questi opposti, ma legati, movimenti d’aria chiudono un cerchio ideale, definito, appunto, cella di Hadley.
Cella di Ferrel
tra la fascia anticiclonica intetropicale e quella polare si inserisce una fascia ciclonica detta cella di Ferrel (tra i 35 e il 60° N/S). Questa cella si origina dai venti in risalita dalle aree subtropicali che contrastano con quelli in discesa dal polo. La deviazione esercitata dalla rotazione terrestre favorisce moti vorticosi e l’approfondimento dei cicloni temperati a noi più noti.
Celsius
unità della scala termometrica con 0 al punto di solidificazione e 100 al punto di ebollizione.
Ciclogenesi mediterranea
zona di bassa pressione che si forma ed agisce all’interno del bacino del Mediterraneo. Si forma a seguito di “cut off” della corrente a getto principale o attraverso la canalizzazione di correnti fredde all’interno vallate che poi sfociano sul mare.
Ciclone
zona di bassa pressione caratterizzata da valori pressori decrescenti dalla periferia al centro e da isobare prevalentemente chiuse.
Ciclone extratropicale
cicloni che nascono da ondulazioni del fronte di separazione tra aria di origine polare e aria di origine tropicale. Le ondulazioni alla base dei cicloni si formano a seguito dello scontro di masse d’aria calda e fredda aventi stessa direttrice ma senso opposto; una volta che l’aria fredda si è incuneata al di sotto di quella calda comincia il processo che porta all’approfondimento del vortice.
Ciclone tropicale
cicloni che si sviluppano tra il 5° e il 20° parallelo N/S. Devono la loro genesi al calore latente di condensazione fornito dalle masse d’aria calda in sollevamento dalle grandi distese oceaniche. Si ipotizza, inoltre, che concorrano al loro sviluppo anche gli Alisei. I cicloni tropicali si dividono in tre macrotipi Depressione tropicale (venti minori di 63 km/h), Tempesta tropicale (venti compresi tra 63 e 118 km/h) e Uragano (venti superiori ai 118 km/h).
Cirri
nubi che si sviluppano tra i 6000 e i 12000 metri d’altezza nella fascia temperata. Sono caratterizzati da forme allungate o filamentose e si presentano di colore bianco candido.
Clima
media delle situazioni meteorologiche di una data zona o regione in un determinato periodo di tempo. I fattori che determinano un clima sono latitudine, longitudine, altitudine, distanza dal mare, correnti oceaniche, i venti, l’umidità etc.
Climatologia
scienza che studia i fattori meteorologici che determinano un clima nonché i cambiamenti che esso assume nel corso del tempo.
Coalescenza
fusione delle gocce d’acqua all’interno di una nube a seguito di collisione.
Condensazione
processo che permette ad una massa d’aria in risalita di passare dalla fase gassosa a quella liquida. In meteorologia le masse d’aria condensano per sollevamento convettivo o per sollevamento forzato; quest’ultimo tipo di sollevamento avviene, ad esempio, quando una massa d’aria risale forzatamente il versante di un montagna.
Convergenza
confluenza di masse d’aria verso un medesimo punto. L’accumulo dell’aria non può proseguire senza l’innalzamento della stessa, ciò comporta moti ascendenti i quali posso generare vortici depressionari. Ciò vale nel caso in cui il processo avvenga al suolo, se avviene in alta troposfera i moti prevalenti sono discendenti e il sistema può evolvere in un'alta pressione.
Convezione
meccanismo per cui un certo volume d’aria riscaldata tende a salire verso l’alto. La convezione può essere libera o forzata.
Coperto
copertura nuvolosa del cielo pari a 8 ottavi. Ovvero cielo totalmente coperto senza alcuna zona di sereno.
Coriolis (forza di)
forza apparente che tende a deviare verso destra (emisfero settentrionale) e verso sinistra (emisfero meridionale) qualsiasi oggetto in movimento e quindi anche le masse d’aria/i venti che si muovono dalle zone di alta pressione a quelle di bassa pressione. Essendo il modulo di questa forza direttamente proporzionale alla velocità, la forza di Coriolis fa sì che i venti, salendo di quota, anziché tagliare perpendicolarmente le isobare tendano a scorrervi quasi parallelamente.
Cumulo
rientra nella categoria delle nubi a sviluppo verticale e si presenta ad altitudini comprese tra i 2000 e i 3000 m, ha base orizzontale e un corpo di color bianco che tende verso l’alto. Quando lo sviluppo del cumulo raggiunge altezze ragguardevoli (cumulonembo, fino a 10000-12000 m) dà origine a piogge.
Curva di stato
grafico che rappresenta l’andamento della temperatura nella colonna d’aria al di sopra della stazione di rilevamento; in ascissa si riportano le temperature, in ordinata le varie altezze.
Cut off (lett. “taglio fuori”)
processo che indica il quasi totale distacco di un vortice depressionario dalla corrente a getto che lo sostiene. Nel Mediterraneo i cut off possono isolarsi ed approfondirsi come “ciclogenesi”.
 

D

Dendroclimatologia
scienza che studia la storia del clima attraverso l’analisi degli anelli di crescita degli alberi.
Depressione
termine che identifica un’area in cui la pressione è più bassa rispetto alle zone circostanti. Può essere considerato un sinonimo di “ciclone extratropicale” o di “ciclogenesi mediterranea”.
Desertificazione
processo di degradazione del terreno che lo porta ad essere totalmente improduttivo. La desertificazione può essere causata dall’attività umana (pascolo, deforestazione, sfruttamento eccessivo etc…), dai cambiamenti climatici o da eventi geologici.
Divergenza
può essere negativa (“convergenza“) o positiva. La divergenza negativa prevede la perdita di massa in un punto per deflusso orizzontale, ciò provoca una diminuzione di pressione e può portare alla genesi di un ciclone extratropicale. La divergenza in quota è quasi sempre sintomo di vorticità positiva e quindi di instabilità, mentre al suolo comporta moti discendenti e quindi può portare stabilità.
Downburst
colonna d’aria discendente legata ad un sistema temporalesco. Si manifesta attraverso un colpo di vento molto forte perpendicolare al terreno che spesso può generare pericolosi moti vorticosi secondari. Si forma per gradiente barico tra la nube e l’aria sovrastante il suolo.
Downdraft
moti discendenti all’interno di una nube temporalesca.
 

E

ECMWF
European Center for Medium range Weather Forecasts, centro europeo per le previsioni a medio termine.
Effetto serra
processo naturale che consiste nel assorbimento da parte di alcuni gas dell’atmosfera (anidride carbonica, metano, vapore acqueo etc…) del calore solare riemesso dalla terra sottoforma di radiazione infrarossa. Senza questi gas il calore restituito dalla terra si disperderebbe rapidamente nello spazio e la temperatura media della terra sarebbe di circa -18 °C rendendo la vita quasi impossibile.
Effetto serra antropico
le attività umane negli ultimi due secoli hanno contribuito ad aumentare la percentuale dei gas serra nell’atmosfera incrementando il calore infrarosso da essi assorbito. Ciò ha provocato, e sta provocando, un innalzamento medio della temperatura media globale.
Energia solare
energia trasmessa dal sole verso le terra, ha una distribuzione irregolare sia a causa della forma sferica del pianeta sia per l’inclinazione del suo asse. Ogni secondo il sole trasmette sull’orbita terrestre 1367 watt per metro quadrato, questa energia viene assorbita, diffusa o riflessa.
Escursione termica
differenza tra la temperatura massima e la temperatura minima rilevate in uno stesso giorno e nel medesimo punto.
Evaporazione
passaggio di stato della materia dallo stato liquido a quello aeriforme. Il processo è esotermico poiché sottrae calore al sistema ed è alla base della diminuzione di temperatura durante le precipitazioni atmosferiche.
 

F

Fahrenheit (scala di)
scala termometrica nella quale i due punti fissi sono posti in corrispondenza della temperatura raggiunta da una miscela ghiaccio-cloruro (0°F) e della temperatura media del corpo umano (97°F). Per semplicità oggi si usa far coincidere questi due punti con gli 0° e i 100° celsius, ovvero 32° e 212° Fahrenheit.
Foehn (effetto)
fenomeno causato da masse d’aria che impattano contro un ostacolo orografico. Si manifesta lungo il lato sottovento della montagna dove si ha scorrimento discendente della massa d’aria, riscaldamento per compressione adiabatica e forte diminuzione dell’umidità relativa. Si manifesta attraverso forti raffiche di vento. Al nord Italia si ha quando un fronte freddo da nord impatta più o meno perpendicolarmente contro l’arco Alpino; è più frequente nei mesi di Febbraio e Marzo.
Foschia
fenomeno che si manifesta attraverso la sospensione di minute goccioline d’acqua o particelle igroscopiche con riduzione della visibilità tra 1 e 5 km.
Fronte
superficie che separa due masse d’aria di diversa origine.
Fronte caldo
superficie di separazione tra una massa d’aria calda in avanzamento ed una massa d’aria fredda preesistente. L’aria calda ad un certo punto arriva a sovrastare quella fredda condensando e dando origine a nubi e piogge.
Fronte freddo
superficie di separazione tra una massa d’aria fredda avanzante ed una massa d’aria calda preesistente. L’aria fredda tende ad incunearsi al di sotto di quella calda sollevandola e dando origine a nubi e piogge, spesso causa fenomeni precipitativi intensi.
Fronte occluso
fronte che si genera nella fase finale della vita di un ciclone; si ha quando la massa d’aria calda viene sollevata completamente da quella fredda in arrivo. Ciò comporta ancora nuvolosità estesa e precipitazioni. Rappresenta la fase di esaurimento della perturbazione.
FSI
Fog Stability Index, ovvero indice di stabilità per la formazione della nebbia da irraggiamento. E’ un indice che attraverso l’analisi di 4 parametri atmosferici (temperatura a 850hp, punto di rugiada, temperatura del suolo e intensità del vento a 850hp) indica la possibilità di formazione della nebbia da irraggiamento
Fulmine
scarica elettrica che si può generare tra nube e suolo e tra nube e nube. Il fattore principale che contribuisce alla genesi del fulmine è il gradiente elettrostatico tra sommità della nube temporalesca, la base della stessa e il suolo. Le particelle discendenti, più grosse, strappano elettroni (carica negativa) a quelle più piccole in sospensione creando così negatività alla base della nube e positività alla sua sommità. Quando la differenza elettrostatica raggiunge un determinato punto si forma la scarica elettrica. Il fulmine raggiunge il suolo quando questo presenta cariche prevalentemente positive.
 

G

Galaverna
deposito di ghiaccio costituito da granuli che possono presentare filamenti cristallini. Il fenomeno si forma su superfici esposte al vento a seguito del congelamento rapido di goccioline di nebbia.
GCM
Global Circulation Model, modello che fornisce previsioni parametriche meteorologiche su tutto il pianeta.
Geopotenziale
energia che occorrerebbe imprimere ad un’unità di massa per sollevarla dal livello del mare all’altezza in cui si trova. Si esprime in metri ed è un elemento diagnostico indispensabile per individuare le aree potenzialmente instabili.
Gelata
fenomeno che implica il congelamento cristallino della rugiada a seguito dell’abbassamento al di sotto dello zero della temperatura.
Gelicidio
strato omogeneo di ghiaccio al di sopra di un oggetto che avviene a seguito del congelamento della pioggia. Il fenomeno si verifica quando la pioggia cade da strati d’aria con temperatura positiva verso strati con temperatura al di sotto degli 0°c. In Italia fenomeno è frequente in pianura padana, nelle valli alpine e nelle conche appenniniche più fredde.
Genova Low
depressione mediterranea che si può formare a seguito di un intenso afflusso d’aria fredda dalla valle del Rodano (le più intense e strutturate) oppure durante transito di una saccatura.
GFS
Global Forecast System; modello matematico americano a scala globale.
Glaciazione
fenomeno geo-climatico che consiste nella forte espansione dei ghiacciai polari e vallivi a seguito di un deciso e generalizzato abbassamento della temperatura media della terra. Le glaciazioni hanno interessato più volte il nostro pianeta e si ripetono all’incirca ogni 100.000 anni, in epoche remote si stima che la frequenza fosse di “appena” 40.000 anni. Tra le cause principali che possono attivare il processo vi sono la diminuzione della percentuale dei gas ad effetto serra (CO2, CH4 etc..), la variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, i cambiamenti dell’orbita terrestre rispetto al sole e la modifica delle correnti oceaniche.
Gradiente adiabatico secco
variazione della temperatura con l’altitudine di una massa d’aria secca o umida non satura. Equivale a circa 1°c ogni 100m di ascesa o discesa.
Gradiente barico orizzontale
rapporto tra la differenza di pressione tra due punti e la distanza tra i due punti stessi.
Gradiente barico verticale
differenza di pressione tra due punti a diversa altezza ma posti sulla stessa verticale.
Gradiente pseudoadiabatico
variazione della temperatura di una massa d’aria satura; equivale a circa 0,6°c ogni 100m.
Gradiente termico
variazione della temperatura ogni 100m di ascesa o discesa.
Grandine
precipitazione costituita da granuli di ghiaccio aventi diametri medi compresi tra i 5 e i 40mm; eccezionalmente la grandine può raggiungere le dimensioni di un mandarino. La meteora si forma a seguito della collisione tra gocce d’acqua raffreddate e particelle di ghiaccio presenti nella nube.
Grangnuola (o neve tonda)
grani di neve caratterizzati da un sottile rivestimento di ghiaccio.
Grecale
vento freddo proveniente da Nord Est. E’ particolarmente frequente in inverno e può portare maltempo lungo le regioni del medio basso versante adriatico.
Groppo temporalesco
gruppo di cellule temporalesche molto ravvicinate ma non fuse tra loro. Si sviluppa lungo la testa di un fronte in avanzamento.
 

H- I-J

Heat index
equazione empirica che indica livelli di disagio o comfort per l’essere umano attraverso il rapporto tra umidità e temperature.
HP
abbreviazione inglese per High Pressure, nient’altro che la nostra Alta Pressione.
Idrometeore
con questo termine si intendono tutti i fenomeni di precipitazione o di condensazione dell’umidità atmosferica. Si distinguono idrometeore di precipitazione (pioggia, grandine, neve) e idrometeore di condensazione (nebbia e nubi).
Igrometro
strumento che misura il tasso di umidità relativa presente nell’aria.
Instabilità atmosferica
si ha instabilità atmosferica quando le particelle d’aria tendono a mutare sempre di più il loro livello altitudinale d’origine. In prartica più si hanno moti ascendenti e discendenti in atmosfera più l’aria è considerata instabile.
Inversione termica
Fenomeno durante il quale la temperatura diminuisce spostandosi dall’alto verso il basso. Si verifica in pianura e nei fondovalle soprattutto durante il semestre freddo e in fasi anticicloniche. Durante le notti serene e senza vento il suolo nei bassi strati atmosferici tende a raffreddarsi più velocemente per irraggiamento rispetto a quelli posti in strati superiori. Nelle valli montane il fenomeno è incrementato dal fatto che l’aria fredda lungo i versanti montani tende a scivolare per gravità verso il basso accumulandosi nel fondovalle.
Irraggiamento
meccanismo di propagazione del calore dal basso verso l’alto entro lo spettro dell’infrarosso.
Isobara
linea che unisce punti aventi la stessa pressione.
Isola di calore
zona caratterizzata da una temperatura superficiale diversa dalle aree immediatamente circostanti. Si ha prevalentemente nelle grandi aree urbane dove la presenza di fabbricati e macchine determina un incremento della temperatura media rispetto alle aree rurali vicine. L’isola di calore può addirittura creare variazioni di tipo dinamico, ad esempio incrementando o diminuendo le precipitazioni e il vento.
Isoterma
linea che unisce i punti di ugual temperatura.
Jet stream (o corrente a getto)
flussi d’aria molto intensi che fluiscono tra i 10.000 e i 12.000 metri di quota. Si formano a seguito del contrasto tra le masse d’aria equatoriale e quelle polari, l’enorme differenza termica tra esse costituisce un forte gradiente barico che attiva intense correnti. Queste però non scorrono verticalmente ma fluiscono lungo il confine tra le due masse d’aria grazie alla forza deviante di Coriolis.
 

L

LAM
Limited Area Model, modello che fornisce previsioni parametriche meteorologiche per un’area geograficamente molto limitata.
Lampo
effetto luminoso di una scarica elettrica all’interno di una nube temporalesca.
Libeccio
vento caldo, umido e foriero di precipitazioni proveniente da Sud Ovest. Il libeccio può essere particolarmente intenso lungo le regioni tirreniche e si lega il più delle volte a fronti atlantici.
LP
Low Pressure, termine inglese che indica la nostra Bassa Pressione.
Lifted Index
indice che misura la stabilità dell’aria nella media troposfera, molto utile per prevedere i temporali; si esprime attraverso la differenza tra la temperatura osservata a livello di 500hp e quella raggiunta da una particella d’aria sollevata dal livello del mare alla quota dei 500hp (5500m circa). Con indici superiori allo zero la probabilità di temporali è pressoché nulla, viceversa più l’indice è negativo più il fenomeno temporalesco è probabile e forte.
 

M

Maestrale
vento freddo e generalmente secco proveniente da Nord Ovest. Normalmente è portatore di bel tempo lungo il versante tirrenico e al nord, può recare instabilità sul medio-basso Adriatico.
Meteorologia
scienza che studia ed interpreta i fenomeni atmosferici cercando di prevederne intensità, distribuzione e tempistica.
Meteoropatia
sindrome medica caratterizzata da una serie di disturbi psicofisici legati alle variazioni del tempo atmosferico.
Modello matematico
insieme di procedure matematico-informatiche finalizzate alla risoluzione di equazioni differenziali relative alle variabili meteorologiche. I modelli si dividono in due tipologie principali i modelli a scala globale (GCM) e i modelli a scala limitata (LAM)
Molto nuvoloso
copertura nuvolosa del cielo pari a 6 o 7 ottavi. Ovvero cielo quasi totalmente coperto da nubi. Tuttavia esistono limitati spazi di sereno.
Monsone
vento periodico tipico dell’Oceano Indiano che soffia dal subcontinente indiano fino al Giappone meridionale. Il monsone si divide in due tipologie monsone invernale (secco) e monsone estivo (umido). Il monsone invernale spira da nord verso sud a causa dell’elevata differenza termica tra l’oceano indiano e il continente asiatico; quello estivo, invece, soffia dall’oceano verso il continente poiché quest’ultimo è molto più caldo della superficie marina. Il monsone estivo è portatrice di ingenti piogge, specie sull’India nord orientale a causa dello sbarramento rappresentato dall’Himalaya.
 

N

Nebbia
sospensione di minute gocce d’acqua nei bassi strati atmosferici che riduce la visibilità orizzontale a meno di un chilometro.
Nebbia da avvezione
nebbia che si forma a seguito della condensazione di aria umida e calda in scorrimento sopra una superficie fredda. La nebbia da avvezione è particolarmente frequente durante la stagione fredda in mare aperto e lungo le aree costiere italiane.
Nebbia da irraggiamento
nebbia che si forma grazie al raffreddamento del suolo durante le ore notturne. il suolo freddo provoca la condensazione dell’aria ad esso immediatamente sovrastante (a patto che non sia eccessivamente secca) per conduzione di calore.
Neve
precipitazione atmosferica caratterizzata da cristalli di ghiaccio aventi forme esagonali o stellate che spesso di uniscono insieme costituendo il fiocco. Il processo fisico che genera la neve è la solidificazione che consiste nel passaggio dallo stato liquido a quello solido delle gocce d’acqua.
NOGAPS
Navy Operational Global Atmospheric Prediction System. Modello numerico previsionale a scala globale.
Nubi
insieme di minute goccioline d’acqua e/o di cristalli di ghiaccio generato dalla condensazione del vapore fornito dalle grandi distese liquide. Le nubi si dividono in quattro tipologie principali nubi alte, nubi medie, nubi basse e nubi a sviluppo verticale.
Nubi alte
si presentano ad altitudini comprese tra i 6000 e i 12000 metri, sono formate da piccolissimi cristalli di ghiaccio di colore bianco, non generano ombre sul terreno e presentano spesso forme allungate. Fanno parte di questa categoria i cirri, i cirrostrati e i cirrocumuli. Non portano precipitazioni.
Nubi medie
si presentano ad altitudini comprese tra i 3000 e i 6000m, sono formate sia da gocce d’acqua che da cristalli di ghiaccio. Possono essere di colore grigio o bianco ed hanno forma stratiforme e cumuliforme. Fanno parte di questa categoria gli altocumuli e gli altostrati. Favoriscono precipitazioni.
Nubi basse
si collocano tra i 2500-3000m e il livello del mare, sono formate da gocce d’acqua ma anche da cristalli di ghiaccio nella loro parte sommitale. Sono di colore grigio o biancastro ed assumono le forme più disparate. Fanno parte di questa categoria gli strati, gli stratocumuli e i nembostrati. Favoriscono precipitazioni estese, sia intense che deboli.
Nubi a sviluppo verticale
si collocano tra i 2000 e i 3000 metri ma la loro sommità può raggiungere i limiti della troposfera se il moto verticale è intenso. Il colore può variare dal grigio scuro al bianco candido. Fanno parte di questa categoria i cumuli e i cumulonembi. Se hanno un adeguato sviluppo verticale possono accompagnarsi a precipitazioni anche molto intense ma generalmente di breve durata.
Nubifragio
precipitazione molto intensa che in un lasso di tempo relativamente breve (non inferiore ai 15 minuti) scarica ingenti quantità di pioggia provocando dissesti idrogeologici.
Nuvoloso
copertura nuvolosa di 3, 4 o 5 ottavi. Ovvero cielo coperto da nuvolosità per circa metà superficie.
Nuvoloso (poco)
copertura nuvolosa del cielo di 1 o 2 ottavi. Ovvero cielo quasi interamente sgombro di nubi.
Nuvoloso (molto)
copertura nuvolosa del cielo pari a 6 o 7 ottavi. Ovvero cielo quasi totalmente coperto da nubi. Tuttavia esistono limitati spazi di sereno.

O

Ondulazione meridiana
struttura meteorologica depressionaria caratterizzata da una forte spinta meridiana da parte del getto polare. Le ondulazioni meridiane sono caratterizzate da isobare e geopotenziali molto allungati, lungo il loro ramo ascendente risalgono masse d’aria calda ed instabile mentre lungo quello discendente scorrono masse d’aria fredda, secca e stabile. La loro genesi è legata ad improvvisi rallentamenti del getto principale.
 

P-Q

Pioggia
idrometeora liquida che si forma a seguito della condensazione del vapor d’acqua contenuto nell’atmosfera. L’unità elementare della pioggia è la goccia le cui dimensioni possono variare tra 1 e 4mm, raggiungendo occasionalmente i 6-7mm.
Piogge acide
piogge caratterizzate da gocce nelle quali gli ossidi di zolfo e di azoto formano modeste quantità di acido solforico e acido nitrico. Gli ossidi responsabili dell’acidificazione della pioggia provengono dalle attività industriali e dall’uso dei combustibili fossili. Le piogge acide possono provocare danni ingenti alla vegetazione, alle opere d’arte, alla fauna e agli ecosistemi lacustri.
Pluviometro
strumento per la misurazione della quantità di pioggia caduta. Ne esistono di numerosi tipi, tra questi ricordiamo pluviometro manuale, pluviometro totalizzatore, Pluviografo a sifone, Pluviometro a doppia bascula.
Precipitazione
termine generico che indica tutte le tipologie di idrometeore liquide, solide o cristallizzate provenienti da una nube.
Precipitazione cumulata
 quantitativo di precipitazione, di ogni tipo (quella sotto forma di ghiaccio o neve viene espressa in forma di liquida), misurata da un pluviometro in un dato intervallo di tempo.
Precipitazioni abbondanti
 si ritengono precipitazioni abbondanti quelle precipitazioni, non necessariamente intense, che in un determinato arco di tempo determinano cumulati consistenti.
Di seguito vengono riportati i valori cumulati di precipitazioni ritenute abbondanti su vari intervalli temporali
  • Precipitazione cumulata sulle 3 ore Precipitazione cumulata sulle 6 ore Precipitazione cumulata sulle 12 ore
  • Precipitazione cumulata sulle 24 ore
  • Precipitazioni abbondantii >40 mm >50-60 mm >70 mm >90-100 mm

Precipitazioni diffuse
precipitazioni, di ogni tipo, che si verificano su gran parte del territorio oggetto della previsione pur non avendo continuità spaziale (precipitazioni comunque a "macchia di Leopardo"). Generalmente sono interrmittenti e di breve durata, ma frequenti.
Precipitazioni estese
precipitazioni, di ogni tipo, che si verificano su gran parte del territorio con continuità spaziale. Generalmente sono continue e persistenti e di durata medio-lunga.
Precipitazioni intense
precipitazioni, di ogni tipo, caratterizzate dall'elevata intensità oraria, ovvero da elevati valori cumulati nell'unità di tempo (ora). Per le varie unità di tempo di riferimento si possono indicare delle soglie per la classificazione delle precipitazioni in base all'intensità.
Tipo di Precipitazioni Precipitazioni cumulate sull'ora:

  • deboli 0-3 mm
  • moderate 3-15 mm
  • intense 15-40
  • estreme >40-50

Pprecipitazioni persistenti
precipitazioni, di ogni tipo, caratterizzare dalla lunga durata.
Precipitazioni sparse
precipitazioni, di ogni tipo, che si verificano su una porzione limitata del territorio oggetto della previsione e che non sono uniformemente distribuite su di esso. Generalmente sono interrmittenti e di breve durata.
Pressione atmosferica
pressione esercitata da una colonna d’aria su una data unità di superficie. Il valore della pressione varia in base all’altezza, alla latitudine, alla temperatura e all’umidità. Si misura in HP (Hecto Pascal) o in Millibar.
Promontorio anticiclonico
anticiclone dinamico caratterizzato da una forma cuneiforme o allungata generato dall’azione congiunta di due ondulazioni meridiane. Il promontorio anticiclonico ha normalmente breve durata e la sua intensità è direttamente proporzionale a quella dei cavi d’onda che ne inducono la formazione.
Punto di rugiada
temperatura alla quale una massa d’aria umida diventerebbe satura. In pratica è la temperatura che costringe una massa d’aria a cedere la sua umidità sottoforma liquida o solida. Il punto di rugiada (o Dew Point) è tanto più basso quando minore è l’umidità dell’aria.
QBO
Quasi Biennal Oscillation. Indice che mostra l’andamento dei venti equatoriali in stratosfera; questi ogni due anni circa (ecco spiegato il “quasi” della sigla) cambiano la loro direzione da ovest verso est o da est verso ovest. Se la corrente tende a provenire da est (fase negativa) può indicare una minor intensità delle correnti occidentali con la conseguente accentuazione di scambi di tipo meridiano.

 

R

Radar meteorologico
strumento che permette di rilevare ad ampia scala l’intensità e la quantità della precipitazione in fase di caduta. Il funzionamento del radar si basa sul principio della riflettività delle gocce d’acqua; queste, una volta “colpite” dall’impulso elettromagnetico inviato, provocano la diffusione verso il radar di una piccola frazione dell’energia trasportata dall’impulso. Più gocce sono presenti e maggior impulsi di ritorno giungeranno al radar meteorologico.
Radiazione solare
energia che dal sole giunge sulla superficie terrestre. Sull’estremità dell’atmosfera questa corrisponde a 1384 Watt/m2 (costante solare), tuttavia quando arriva sulla superficie terrestre risulta attenuata del 75%. Questo perché l’atmosfera filtra i raggi incidenti riflettendoli, assorbendoli o diffondendoli.
Radiazione terrestre
Radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre e, in parte, dall’Atmosfera.
Rossby (onde di)
moti atmosferici a larga scala generati dalla variazione della forza di Coriolis con la latitudine.
Rovescio
precipitazione particolarmente intensa e di breve durata caratterizzata da gocce di pioggia o fiocchi di neve più grandi e più veloci rispetto a quelle di una precipitazione normale.
Rugiada
sottile strato d’acqua che si deposita sulle superfici raffreddate; è dovuto alla condensazione del vapor d’acqua contenuto nell’aria che circonda l’oggetto.
 

S

Saccatura
forma alternativa delle depressioni, si presenta come il prolungamento (non intenso come nel caso di un’ondulazione) di una bassa pressione e può essere compreso tra due zone anticicloniche.
Satellite meteorologico
satellite geostazionario adibito alla rilevazione in tempo reale dei sistemi e degli elementi meteorologici. Si tratta di uno strumento diagnostico indispensabile per la previsione meteorologica e per il nowcasting; l’immagine satellitare di divide in visibile e infrarossa.
Scaccianeve
fenomeno che prevede il sollevamento della neve dal suolo tramite forti venti. Lo scaccianeve si definisce “alto” quando i cristalli di neve vengono sollevati verticalmente, mentre si definisce “basso” quando le correnti fanno scorrere le particelle orizzontalmente.
Sereno
copertura nuvolosa del cielo di 0 ottavi. Ovvero cielo totalmente o quasi sgombro da nubi.
Siccità
tempo anormalmente arido per una determinata area.
Sinottica (o Nowcasting) 
pratica che consiste nell’osservazione in tempo reale dell’evoluzione dei vari parametri meteorologici al fine di trarne indicazioni utili per la previsione meteorologica. Una buona analisi sinottica dev’essere improntata sul confronto dei dati rilevati in diretta con quelli osservati precedentemente.
Smog
foschia densa caratterizzata da un’alta concentrazione di fumi e gas, si manifesta soprattutto nelle grandi città e durante la stagione invernale.
Stau
fenomeno meteorologico causato dalla risalita di correnti d’aria lungo un versante montani sopravento. Quando una massa d’aria in scorrimento trova un improvviso ostacolo orografico tende a risalirne il versante condensando rapidamente con l’aumentare dell’altitudine; se il flusso d’aria è prolungato, intenso e ricco di umidità si possono avere precipitazioni molto abbondanti e persistenti. Sul lato sottovento l’effetto stau si esaurisce a seguito della quasi totale perdita di umidità e comincia l’effetto fohen.
Stratosfera
regione atmosferica situata tra la tropopausa e la stratopausa caratterizzata dal fatto che la temperatura cresce con l’altezza.
Stratwarming
improvviso e repentino riscaldamento della stratosfera che comporta la divisione in due cicloni distinti del vortice polare stratosferico. Tra essi si insedia un vasto e robusto anticiclone dinamico che col passare del tempo tende ad abbassarsi di altitudine giungendo alla fascia troposferica dove provoca lo scorrimento di masse d’aria estremamente fredda verso latitudini temperate. Gli stratwarming avvengono ogni anno però non sempre riescono ad influenzare in modo decisivo la troposfera provocando intense irruzioni d’aria polare.
Subsidenza
moto discendente di una massa d’aria che provoca il riscaldamento della stessa.
Supercella
 temporale caratterizzato da un intenso sollevamento d'aria (updraft) che tende ad invorticarsi assumendo moto rotatorio. In caso di moto antiorario si parla di Supercella a movimento destro, viceversa Supercella a movimento sinistro. Sono solitamente associate mesocicloni (sistemi convettivi con diametro dai 2 ai 10 km e vorticità a fondo scala). Le supercelle spesso producono tornado di lunga durata e grandinate anomale. 
 
 

T

Temperatura
proprietà fisica che regola il trasferimento di calore da un sistema all’altro. Lo scambio di calore avviene solo se tra i due corpi esiste un gradiente termico, se essi hanno medesima temperatura si dicono in equilibrio termico. In meteorologia e nella vita di tutti i giorni la temperatura è quella proprietà fisica che corrisponde alle note nozioni di caldo e freddo, rendendole misurabili.
Temperatura media
in climatologia è la media delle temperature osservate in un certo lasso di tempo e in un certo luogo.
Temperatura percepita
temperatura percepita dal corpo umano in relazione alle condizioni di umidità relativa e vento. La percezione termica da parte di un essere umano può discostarsi anche di molto da quella effettiva.
Temperatura superficiale del mare (SST)
temperatura della superficie del mare. E' misurata mediante boe, navi, immagini all'infrarosso da satellite, e da osservazioni costiere.
Tempesta tropicale
figura vorticosa che precede/segue la formazione/declassamento di un uragano di prima categoria. La si individua attraverso l’intensità dei venti che provoca, normalmente essi sono compresi tra i 31 e i 63 nodi (62-126 km/h circa).
Temporale
fenomeno meteorologico caratterizzato da forti precipitazioni e scariche elettriche. I temporali si sviluppano a seguito di intensi moti ascendenti che causano la genesi di cumuli a sviluppo verticale che rispettano la sequenza cumulo, cumulo congesto, cumulonembo. I temporali si dividono in frontali, convettivi e orografici. I primi sono legati al sollevamento dell’aria calda preesistente da parte di un fronte freddo, nel secondo tipo rientrano quelli che si formano a seguito del sollevamento dell’aria calda al di sopra di suoli riscaldati, della terza categoria fanno parte i temporali che si formano in prossimità dei versanti sopravento dei rilievi.
Tendenza barometrica
variazione della pressione in un determinato lasso di tempo.
Tornado
colonne d’aria caratterizzate da forti moti vorticosi che nascono generalmente nell’estremità inferiore di un mesociclone. La loro genesi è legata al risucchio da parte del moto antiorario (o orario nell’emisfero sud) del mesociclone delle correnti fredde discendenti che andandosi a sovrapporre a quelle calde ascendenti generano forte vorticità locale. I tornado possono raggiungere i 500 km/h radendo al suolo tutto ciò che incontrano sul loro cammino, hanno un diametro generalmente inferiore ai 100 metri e si misurano secondo la scala Fujita in F0/F1/F2/F3/F4/F5.
Tramontana
vento freddo proveniente da Nord particolarmente frequente durante la stagione invernale. La tramontana è generalmente secca e portatrice di bel tempo, tuttavia quando è legata ad una ciclogenesi può essere foriera di precipitazioni al sud e sul medio basso Adriatico.
Tromba d’aria
vortice d’aria di forma conoide che genera venti fino a 150-200 km/h. Si forma a seguito di forti gradienti termici tra suolo e libera atmosfera. Le trombe d’aria possono presentarsi nella parte anteriore o posteriore di un sistema temporalesco oppure manifestarsi con cieli sereni nelle grandi aree pianeggianti desertiche (dust devil).
Tromba marina
vortice d’aria di forma conoide che genera venti fino a 150 km/h. La genesi è la stessa della tromba d’aria ma non può generare a cielo sereno.
Troposfera
strato di atmosfera spesso circa 11000-12000 metri che confina in basso col suolo terrestre ed in alto con la tropopausa. Nella troposfera avvengono tutti i fenomeni meteorologici che costituiscono il tempo atmosferico.
 

U

UKMO
United Kingdom Meteorological Office. Modello matematico dell’ufficio meteorologico inglese.
Umidità assoluta
quantità di vapore acqueo contenuto in un metro cubo d’aria. La massima umidità contenibile per volume d’aria dipende dalla temperatura e si definisce umidità di saturazione la quantità di vapore acqueo contenibile ad una data temperatura. Più la temperatura aumenta più alta sarà l’umidità di saturazione.
Umidità relativa
rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto in un metro cubo d’aria (umidità assoluta) e quello che dovrebbe contenere il metro cubo se l’aria fosse satura (umidità di saturazione).
Uragano
ciclone tropicale caratterizzato da forti venti che ruotano intorno ad un profondo minimo di pressione chiamato “occhio”. Gli uragani si formano al di sopra delle grandi distese marine comprese tra i 5 e i 15° di latitudine N/S, l’energia che permette ad un uragano di nascere ed approfondirsi arriva dal calore latente di condensazione liberano dal vapor d’acqua in ascesa. La forza di Coriolis devia le masse in risalita che iniziano a muoversi in cerchio creando così un vortice che intensifica ulteriormente i moti ascensionali. Un uragano maturo di massima intensità (F5) genera venti fino a 250km/h e il suo raggio può raggiungere i 150km. La fase di indebolimento di un ciclone tropicale coincide con la diminuzione dei moti ascendenti, diminuzione che avviene quando il ciclone giunge sulla terra ferma o transita su acque più fredde. Si definisce uragano una depressione tropicale che genera venti superiori ai 64 nodi (circa 118km/h).
 

V-W

Venti costanti
correnti che soffiano per tutto l’anno senza variare mai direzione. Possono però mutare la loro intensità, evento che spesso comporta cambiamenti importanti a livello meteo-climatico. Tra i venti costanti più importanti ricordiamo gli Alisei e i venti occidentali.
Venti locali
venti periodici che spirano su zone di limitata estensione geografica.
Venti occidentali (westerlies)
correnti che soffiano prevalente da ovest verso est poste tra i 35 e i 60° di latitudine N/S. Sono il risultato della deviazione da parte della rotazione terrestre dei venti che spirano dalle zone di calma subtropicale verso quelle polari.
Venti periodici
venti che invertono la periodicamente la loro direzione ma rispettando sempre un determinato andamento. Tra questi ricordiamo le brezze e i monsoni.
Vento
un movimento di masse d’aria provocato dalla differenza di pressione tra due punti. Il vento si muove dalle zone di alta pressione verso quelle di bassa pressione. I venti si dividono in tre grandi categorie costanti, periodici o locali.
Vento (raffica di)
improvviso aumento o rapida variazione della velocità del vento. La durata è generalmente inferiore di 20 secondi. Le raffiche di vento sono generalmente associate ad altri fenomeni come ad esempio i temporali.
Visibilità
misura della opacità dell'atmosfera e quindi rappresenta la distanza massima alla quale è possibile vedere con una vista normale.
  • Ottima > 10 Km
  • Buona 4-10 Km
  • Discreta 1-4 Km (foschia)
  • Scarsa < 1 Km (nebbia)
Vorticità
rotazione di una massa fluida. In meteorologia si ha vorticità durante la genesi di un sistema depressionario, più l’aria è divergente in quota e convergente al suolo maggiore sarà la vorticità.
Vorticità negativa
si ha vorticità negativa quando un fluido ruota in senso orario; indica una situazione anticiclonica e quindi portatrice di bel tempo.
Vorticità positiva
si ha vorticità positiva quando un fluido ruota in senso antiorario; indica una situazione depressionaria cui possono legarsi condizioni di instabilità. Più la vorticità è negativa più intenso potrà risultare il maltempo.
Wind chill
equazione empirica che indica l’effettiva temperatura percepita dall’uomo in base all’intensità del vento. A parità di temperatura la percezione termica (specie del freddo) sarà maggiore all’aumentare dell’intensità del vento.
Wind shear
improvvisa variazione della velocità e/o della direzione del vento all’aumentare della quota. In libera atmosfera il moto delle masse d’aria può subire accelerazioni e deviazioni improvvise specie se la colonna d’aria in esame è inserita in una zona caratterizzata da particolari condizioni orografiche.
 

Z

Zona intertropicale di convergenza
fascia di basse pressioni posta in prossimità dell’equatore. La genesi di questa cintura depressionaria è legata alla forte insolazione delle aree equatoriali che corrisponde ad altrettanto intensi moti ascensionali. I moti verticali devono essere compensati da una forte convergenza al suolo.
Zonale (flusso)
flusso nel quale le masse d’aria scorrono prevalentemente lungo i paralleli. Si ha quando in corrispondenza delle aree polari insediano vortici depressionari profondi aventi scarsa o assente mobilità meridiana.
Zona di alta pressione subtropicale
tra i 15 e i 30° N/S si estendono vaste zone di alta pressione che spesso coincidono con le più grandi estensioni desertiche del pianeta. (vedi Cella di Hadley)