Alluvioni: quali progressi fatti nella previsione?
Alluvioni: quali progressi fatti nella previsione?
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Il prossimo 6 novembre ad Alessandria si terrà il convegno "A 25 anni dall’alluvione del Piemonte del 1994: i progressi fatti nella previsione degli eventi estremi e quanto resta ancora da fare”, organizzato dall'Università del Piemonte Orientale in collaborazione con AISAM, Associazione Italiana di Scienze dell'Atmosfera e del Clima. L'occasione è quella del venticinquesimo anniversario dell’alluvione che il 5-6 novembre del 1994 colpì duramente il Piemonte e la provincia di Alessandria, inondata quasi completamente dalla piena del Tanaro.  

 
Il convegno ha l'obiettivo di illustrare i progressi fatti dalla meteorologia in questi 25 anni, in particolare grazie alla modellistica atmosferica che ha contribuito a migliorare la capacità di prevedere eventi estremi di questo tipo. Eventi che in uno scenario di cambiamento climatico tenderanno a diventare sempre più frequenti. 
 
Il convegno rappresenta un'importante occasione di confronto tra ricercatori ed esperti dei più importanti centri operativi a livello italiano: Università di Trento, Arpa, CNR-Irpi, Protezione Civile, Università di Torino, Università del Piemonte Orientale, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Fondazione Cima, RSE-Ricerche Sistema Elettrico e il Consorzio LaMMA. Presenti anche un esperto del centro europeo per le previsioni a medio termine, ECMWF, e del National Center for Atmospheric Research dell'Università del Colorado.   
 
La tavola rotonda del pomeriggio presenterà il confronto tra le simulazioni dell'evento alluvionale fatte con i modelli odierni e quellE fatte con i modelli di allora. Un momento importante di riflessione condivisa sugli avanzamenti fatti dalla modellistica numerica operativa, sia a scala globale che a livello italiano.
Il LaMMA presenterà alcune reforecast dell’evento realizzate con la modellistica in uso al LaMMA.
La reforecast è una simulazione di come potremmo prevedere oggi quell’evento con gli strumenti che abbiamo a disposizione.  
 
Gli eventi estremi restano molto difficili da prevedere, proprio per il carattere di eccezionalità che rivestono. Gli sviluppi nella modellistica numerica, sia relativamente ai modelli deterministici ad area limitata che ai modelli di ensemble, rappresentano una sfida inderogabile per i centri meteo e i centri di ricerca italiani, sfida che potrebbe valer la pena di affrontare mettendo in rete le competenze e le risorse di calcolo distribuite a livello nazionale.  
 

>> Info e programma del convegno

 
 

ARNO 1966: il convegno del 2016 a Firenze 

Il 3 novembre del 2016 a Firenze il Consorzio LaMMA aveva organizzato un simile evento presso l'Accademia dei Georgofili di Firenze, in occasione del cinquantesimo anniversario dell'alluvione di Firenze: "Arno 1966: 50 anni di innovazioni in meteorologia"
Una mattinata di divulgazione tecnico scientifica per fare il punto sui progressi della ricerca meteorologica negli ultimi 50 anni e valutarne lo stato dell'arte e le prospettive, soprattutto in relazione alla capacità di previsione di fenomeni analoghi a quello del 4 Novembre 1966.
 
Informazioni e programma della giornata sulla pagina dell'evento
 
Per l'occasione è stata realizzata una pubblicazione con gli atti del convegno "Arno 1966" che è scaricabile dal sito del LaMMA