Inverno con andamento altalenante per piogge e temperature
Inverno con andamento altalenante per piogge e temperature

L’analisi meteo-climatica dell'inverno 2018-2019 ci presenta un quadro simile a quello dell'inverno precedente per quanto riguarda le temperature, complessivamente in media. Sotto media invece le piogge che hanno avuto una distribuzione piuttosto anomala dato che si sono concentrate in pochi giorni e soprattutto sul nord della regione, mentre le zone del centro-sud hanno fatto registrare deficit maggiori.  Un cambio di tendenza dopo i precedenti tre inverni estremamente miti del 2014-2015, 2015-2016 e 2016-2017.  

Vediamo più nello specifico i dati sull'andamento di temperature e piogge. 

 

Temperature 

Analizzando i dati registrati dalle stazioni meteorologiche sinottiche di Firenze, Arezzo, Grosseto e Pisa, la temperatura media è stata circa 0.1 °C superiore ai valori attesi del periodo 1981-2010. 
 
 
Fig. 1 - Temperatura media inverni dal 1955-1956 al 2018-2019 con clima 1971-2000 e 1981-2010   Fig. 2 - Numero di giorni molto freddi
in inverno dal 1955-1956 al 2018-2019

 

Nello specifico valori di temperatura minima più bassi del normale,  anomalia di -0,8 °C, e valori massimi più alti del normale,  +1,0 °C. 
 
Come si vede nella figura 1, l’anomalia termica complessiva in pianura è risultata molto simile a quella degli ultimi 2 inverni (2016-2017 e 2017-2018); tuttavia l’inverno appena trascorso si è avvicinato molto più a quello dell’anno scorso piuttosto che a quello del 2016-2017, nel quale hanno fatto da padrone le condizioni anticicloniche e le conseguenti situazioni di inversione termica. 
 
 

Anomalie mese per mese 

Per quanto riguarda le anomalie mensili, dicembre ha chiuso con +0.2 °C, gennaio con un'anomalia  -1.4 °C si è caratterizzato per valori sotto la norma, mentre il mese di febbraio è stato più caldo del normale, +1.7 °C
 
Fig. 3 - Anomalia di temperatura in quota in inverno 
Inverno 2016-2017 Inverno 2017-2018 Inverno 2018-2019

  

Qualche record

Negli ultimi giorni di febbraio, caratterizzati da temperature molto sopra la norma, sono anche caduti, per molte stazioni meteorologiche in Toscana, i record mensili di temperatura massima più alta. Ad esempio i valori registrati il 27 febbraio nelle stazioni storiche di Grosseto AM, Borgo San Lorenzo, Siena, Anqua nel comune di Radicondoli, hanno fatto registrare rispettivamente 22.8 °C, 22,9 °C, 21,9 °C, 20,2 °C.
 

Ondate di freddo e gelate: a Firenze 15 giorni consecutivi con minima sotto zero

Elevato il numero delle gelate (giorni con temperatura minima inferiore a 0 °C), rispetto al normale, soprattutto nelle zone di pianura: ben 37 giorni a Firenze rispetto ai 26 attesi in questo periodo (climatologia 1981-2010); 47 ad Arezzo rispetto ai 43 attesi; 25 a Pisa rispetto ai 2; 32 a Grosseto invece di 21.  
 
Sempre a proposito di gelate, da segnalare i 15 giorni consecutivi con temperatura minima al di sotto dello zero registrati a Firenze Peretola tra il 30 dicembre 2018 e il 13 gennaio 2019, vale a dire la terza serie più lunga dal 1955 ad oggi, dopo quella del 1963 (27 giorni consecutivi) e del 1956 (23 giorni). Per curiosità nel 1985 la serie si fermò a “soli” 12 giorni, ma con valori eccezionalmente bassi. 

 

Nessuna ondata di freddo nelle 4 stazioni meteorologiche di FI, AR, GR e PI, relativamente alla definizione di ondata di freddo che tiene conto dei valori di temperatura massima (adattamento dalla definizione di ondata di calore di Colacino e Conte).

 

Fig. 4 - Andamento giornaliero della TMED dell'inverno 2018-2019 rispetto al clima.

 

 

 
 

Precipitazioni

Inverno meno piovoso del normale: complessivamente, circa 20% di pioggia in meno sulla Toscana con zone nelle quali è piovuto decisamente meno del normale.  
 
Fig. 5 - Percentuale della pioggia normale in Toscana Fig. 6 - Percentuale della pioggia normale nei capoluoghi  
     

 

In questo ultimo inverno, oltre alle piogge, sono state scarse anche le nevicate in Appennino dove è nevicato circa la metà rispetto all'anno precedente (circa 150 cm per esempio al Passo dell'Abetone contro i poco più di 300 cm del 2017-2018).  

 

Inverno con prevalenza di blocchi anticiclonici 

In chiusura presentiamo una sintetica panoramica sull'andamento della circolazione generale dell'atmosfera in questo inverno 2018-2019 che ha vist la netta prevalenza di blocchi anticiclonici sull’Atlantico orientale con conseguenti ingressi d’aria fredda di origine artica-marittima e continentale verso l’Europa orientale e i Balcani (immagine 8). In questo contesto l’Italia settentrionale e il medio-alto versante tirrenico, Toscana compresa,  hanno visto un’alternanza tra ingressi d’aria fredda e fasi anticicloniche con frequenti episodi di foehn sulle regioni nord occidentali e scarse precipitazioni. Al centro-sud, al contrario, i flussi freddi hanno prevalso sulle alte pressioni, portando anomalie termiche spesso negative e precipitazioni abbondanti. 
 

Diversi gli assetti prevalenti nei tre mesi invernali:
a febbraio il dominio  dell'anticiclone delle Azzorre ha portato temperature elevate e poche piogge

Se andiamo ad analizzare la circolazione a scala mensile e non stagionale possiamo notare alcune differenze significative. Mentre dicembre ricalca l’andamento medio stagionale, a gennaio si nota un’espansione dell’ondulazione artica-continentale su gran parte dell’Europa con marcate anomalie di pressione in quota tra Italia centro-meridionale e Balcani. 
A febbraio l’anomalia di circolazione è progressivamente rientrata con conseguente espansione dell’anticiclone delle Azzorre sull’Europa centrale (figura 7). In Italia la presenza dell’alta pressione a nord delle Alpi ha favorito anomalie termiche fortemente positive sulle regioni centro-settentrionali e scarse precipitazioni, mentre al Sud gli scarti sono risultati decisamente più contenuti grazie alla prevalenza di correnti fresche di origine balcanica. 
Per quanto riguarda il forte riscaldamento stratosferico avvenuto a fine dicembre, questo ha avuto effetti piuttosto scarsi sulla circolazione e limitati alla prima metà del mese di gennaio. 
 
Fig. 7 - Anomalie dell’altezza del geopotenziale a 500 hPa
 Dicembre 2018  Gennaio 2019 Febbraio 2019

 

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