Un altro inverno caldo e secco
Un altro inverno caldo e secco

Ancora dati climatici da record e l'inverno 2019-2020 non fa eccezione.  
L’inverno 2019-2020 è stato in Italia il secondo inverno più caldo dal 1955 dopo il 2006-2007. Diamo uno sguardo ai dati a livello europeo e italiano, per chiudere con un approfondimento sulla Toscana. 

 

In Europa +3.4 °C rispetto alla media  

Secondo i dati rilasciati dal servizio climatico europeo Copernicus, l’inverno meteorologico 2019-2020, che comprende il trimestre dicembre, gennaio, febbraio, è stato il più caldo di sempre in Europa. La temperatura in media è risultata di ben 3.4 °C sopra la media del periodo 1981-2010, superando di 1.4 °C le temperature del precedente record dell'inverno 2015-2016. Febbraio 2020 è stato il secondo più caldo di sempre in Europa, battuto soltanto da quello del 1990. Rispetto alla media, la temperatura è stata più alta di 3.9 gradi: 30 anni fa si arrivò a +4.5 gradi.
 
Fig.1 - Anomalia di temperatura inverno 2019-2020 a livello globale ed europeo - Servizio Copernicus
 

 

Anche in Italia più caldo della media: + 2 °C 

Secondo i dati della banca dati climatologica del CNR ISAC quello appena concluso è stato per l'Italia uno degli inverni più miti e secchi da quando sono a disposizione osservazioni meteorologiche.
 
Il trimestre invernale ha fatto registrare per l’Italia un’anomalia di +2.03 °C rispetto alla media del trentennio di riferimento 1981-2010, secondo solo all’inverno 2006/2007 (anomalia di +2.13 °C). Dicembre 2019, con un’anomalia di +1.91 °C è stato per l'Italia il secondo più caldo dal 1800 ad oggi, e febbraio 2020 risulta essere il più caldo da quando abbiamo a disposizione misure di temperatura, con un’anomalia di +2.76 °C. 
 
Fig.2 - Anomalia Temp. media - Inverno 2019-2020 Fig.3 - Anomalia Temp. Max. - Inverno 2019-2020

 

Sono state pesantemente sotto media le piogge; soprattutto le precipitazioni di gennaio e febbraio sono state piuttosto scarse (-68% a gennaio e -80% a febbraio). In totale nel trimestre invernale è piovuto poco più della metà di quanto piove di solito, con un -43% rispetto alla precipitazione invernale media (climatologia 1981-2010), chiudendo come l’ottavo inverno più secco dal 1800 ad oggi. Il deficit risulta più contenuta al nord (-25%) grazie alle precipitazioni delle prime decadi di dicembre, mentre sale a -55% al Sud Italia dove l’inverno appena concluso risulta il più secco da quando abbiamo a disposizione le misure.
 
 

TOSCANA: temperature 2 °C sopra media 

Anche in Toscana i dati delle temperature si attestano in linea con quanto rilevato a livello nazionale, con un'anomalia di + 2.0 °C rispetto ai valori del periodo 1981-2010 (+1.7 °C rispetto a quella 1991-2020);  più contenuta l'anomalia delle temperature minime +1.3 °C mentre le temperature massime sono state +2.6 °C sopra media.  
 
Fig.4 - Temperatura media inverni dal 1955/1956 al 2019/2020 con clima 1971-2000, 1981-2010 e 1991-2020  Fig. 5 - Anomalia di temperatura media
Inverno 2019-2020

 

 
Come si vede dalla figura 4, l’anomalia termica complessiva è risultata seconda sola all’inverno 2006-2007, il più caldo della serie. Un vortice polare, eccezionalmente forte per tutto l’inverno, non ha quasi mai permesso l’ingresso di aria più fredda verso il Mediterraneo determinando prevalenti condizioni di alta pressione e temperature sopra media. 
Quasi nulle le precipitazioni nevose in Appennino con 55 cm di neve caduti al Passo dell’Abetone tra dicembre e febbraio che ne fanno il secondo inverno più avaro di neve a partire dal 1969/1970 dopo quello del 1989/1990, quando caddero solo 35 cm di neve. 
 
Per quanto riguarda le anomalie mensili, dicembre ha chiuso con +2,1 °C, gennaio con +1,2 °C e febbraio con addirittura +2,6 °C. 
 
 

Record di temperatura 

L'inverno appena trascorso ha battuto diversi record secondo i dati raccolti dal 1955 ad oggi. 
  • minima più alta in assoluto per il mese di dicembre a Pisa (15 °C) il giorno 17/12/2019
  • massime più alte in assoluto (16,4 °C e 15,7 °) per il mese di febbraio all’Abetone rispettivamente nei giorni 24 e 3 febbraio 2020
  • inverno 2019-2020 più caldo in assoluto all’Abetone, quasi 1 °C più caldo del 2006-2007
  • febbraio più caldo in assoluto all’Abetone, quasi 0,5 °C più caldo di quello del 1990
 

Ondate di freddo e gelate

Non si sono registrate ondate di freddo, nemmeno di breve durata. Sono state invece abbastanza numerose le gelate (giorni con temperatura minima inferiore a 0 °C), soprattutto nelle pianure interne: 23 giorni a Firenze, rispetto ad una media climatica che ne conta 26, 40 ad Arezzo rispetto alle 43 attese, 15 a Grosseto rispetto alle 21 di media e solo 6 a Pisa, dove invece ne sono attese in media 23 nel corso dell'inverno.  
 
Fig.6 - Andamento giornaliero della T. media -  Inverno 2019/2020 

 

Arriva solo a 6 il numero massimo di giorni consecutivi con gelata a Firenze, registrati tra il 5 e il 10 gennaio, il record di 27 giorni consecutivi è del lontano inverno 1962-1963. Cinque i giorni consecutivi con gelata ad Arezzo. Praticamente assenti i giorni “molto freddi”, solo 2 rispetto ad una climatologia 1981-2010 che ne conta 21 ogni inverno. Per giorno molto freddo qui si intende una giornata caratterizzata da una temperatura media giornaliera inferiore di almeno una deviazione standard rispetto al normale.
 
 

TOSCANA: poche precipitazioni  

Complessivamente circa 10% di pioggia in meno sulla Toscana, anche se ci sono state zone dove è piovuto più della media e zone nelle quali è piovuto anche meno del 60 % rispetto alla norma (figure 7 e 8). Sul nord della regione le precipitazioni sono state in linea con la media del periodo, sottomedia invece al centro-sud. L'andamento delle precipitazioni è stato condizionato dalla compattezza del vortice polare che ha fatto transitare le perturbazioni a nord dell’arco alpino determinando soprattutto minimi di pressione sul Mar Ligure, piuttosto che sul Tirreno centro-settentrionale. 
 
Fig.7 - Percentuale della pioggia attesa in Toscana Fig.8 - Percentuale della pioggia normale nei capoluoghi nell’inverno 2019-2020

 

A livello mensile si è registrata più pioggia del normale a dicembre, meno pioggia a gennaio e febbraio su buona parte della Toscana. 
Guardando ai diversi capoluoghi, nell’arco dell'inverno i maggiori surplus di pioggia sono stati registrati a Pistoia (+20%) e Massa-Carrara (+15%); i deficit più rilevanti a Grosseto (-34%) e Siena (-31%). 
 
 
 

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