Provincia di Grosseto - Bolletino Frumento del 2024-05-02

Fenologia

Non sono disponibili dati di monitoraggio aggiornati per questa settimana, per cui si riportano qui di seguito i dati di monitoraggio della settimana scorsa. Si raccomanda di prestare attenzione al rischio di fusariosi dove la fase fenologica sta entrando in fioritura, considerate le piogge in corso e previste per i prossimi giorni.

Zona nord

Sono monitorate varietà di frumento duro a maturazione precoce e media e varietà di frumento tenero a maturazione precoce, media e tardiva

Zona sud

Sono monitorate varietà di frumento duro a maturazione precoce e media e varietà di frumento tenero a maturazione precoce, media e tardiva

Fenologia

zona nord

Frumento duro: Piena fioritura su precoci, Maturazione lattea su medie

Frumento tenero: Maturazione lattea su precoci, Piena fioritura su medie e tardive

zona sud

Frumento duro: Piena fioritura su precoci, Maturazione lattea su medie

Frumento tenero: Piena fioritura su precoci e medie, Botticella rigonfia su tardive

Oidio

zona nord

Frumento duro: Nessuna presenza

Frumento tenero: presenza alta (>25%) su precoci

zona sud

Frumento duro: Nessuna presenza su precoci, presenza lieve (5%) su medie

Frumento tenero: presenza lieve (5%) su precoci, Nessuna presenza su medie e tardive

Ruggini

Ruggine gialla

zona nord

Frumento duro: Nessuna presenza

Frumento tenero: presenza bassa (<5%) su tardive, nessuna presenza su precoci e medie

zona sud

Frumento duro: Nessuna presenza

Frumento tenero: Nessuna presenza

Ruggine bruna

zona nord

Frumento duro: Nessuna presenza

Frumento tenero: presenza alta (>25%) su precoci e tardive, presenza media (5-25%) su medie

zona sud

Frumento duro: Nessuna presenza

Frumento tenero: Nessuna presenza

Septoria

zona nord

Frumento duro: presenza gravissima (50%) su precoci e presenza completa (75%) su medie

Frumento tenero: presenza alta (>25%) su precoci e medie, presenza media (5-25%) su tardive

zona sud

Frumento duro: presenza gravissima (50%) su precoci, presenza media (5-25%) su medie

Frumento tenero: presenza alta (>25%) su precoci, presenza media (5-25%) su medie, presenza lieve (5%) su tardive

Fusariosi

zona nord

Frumento duro: Nessuna presenza

Frumento tenero: Nessuna presenza

zona sud

Frumento duro: Nessuna presenza

Frumento tenero: Nessuna presenza

Zona nord Frumento duro precoci e Frumento tenero medie e tardive, Zona sud Frumento duro precoci e Frumento tenero precoci e medieIl modello previsionale sulla fusariosi evidenzia al momento “Rischio alto” presente in previsione di piogge

Zona nord Frumento duro medie e tardive e Frumento tenero precoci e Zona sud Frumento duro medie e tardive e Frumento tenero tardive: Il modello previsionale sulla fusariosi evidenzia al momento “Nessun rischio”

Dove la fase fenologica sta entrando in fioritura, considerate le piogge e le previsioni di piogge per i prossimi giorni, che comportano quindi un alto rischio fusariosi, se non già protette con un trattamento specifico, è opportuno effettuare un trattamento fitosanitario con uno dei prodotti previsti dai disciplinari di produzione integrata. Si raccomanda di seguire attentamente le limitazioni d'uso di ogni singolo prodotto e dei trattamenti effettuabili sulla coltura.

Si raccomanda inoltre di seguire scrupolosamente le prescrizioni dell’etichetta del prodotto impiegato, per evitare inquinamenti, problemi alla salute, fitotossicità ed eventuali sanzioni.

Si riportano le schede tecniche per le colture cerealicole del 2024 accessibili ai seguenti link.

Link al disciplinare

https://agroambiente.info.regione.toscana.it/agro18/sites/default/files/Colture_cerealicole.pdf

Provincia di Grosseto - Bollettino Vite Integrato del 2024-05-02

Fenologia

La fase fenologica prevalente è ancora "grappoli visibili, con una certa disomogeneità di sviluppo in base alle zone.

Peronospora

Sebbene le basse temperature abbiano attenuato il potenziale infettivo, si consiglia di non abbassare la guardia. Sono state segnalate le prime macchie d’olio stagionali. Dati i probabili dilavamenti, è il caso di rinnovare la copertura a ridosso delle piogge. Occorre impiegare sostanze attive di contatto [es. folpet, rame, dithianon (soprattutto se in presenza di sintomi da black rot)]. Valutare anche l’abbinamento con prodotti ad attività sistemica (es. fosfonati, fosetyl-Al, dimetomorf, melataxyl-M, cymoxanil, benalaxyl-M), efficaci al rialzo delle temperature e in caso di vegetazione scoperta. Inoltre, consentono di migliorare la persistenza dell'intervento.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Regione Toscana L.R. 25/99

Annata Agraria 2024

Principi attivi e ausiliari
Prodotti rameici
Olio essenziale di arancio dolce
Cerevisane
Laminarina
Limitazioni d'uso
(1) Strobiruline: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
(3) Folpet, Dithianon, Fluazinam: complessivamente max 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità, in alternativa tra loro.
(4) CAA: max 4 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
(5) Cimoxanil: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
(6) Cyazofamid, Amisulbron: complessivamente max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Folpet (3) (7) Fosfonati (Fosfonato di potassio, Fosfonato di disodio, Fosetil-Al): complessivamente max 10 interventi all'anno, di cui max 5 con Fosfonato di potassio e max 7 con Fosfonato di disodio.
Dimetomorf (CAA) (4) (9) Zoxamide: max 4 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Pyraclostrobin (Strobiruline) (1) (10) Fenilammidi: max 3 interventi all'anno.
Metalaxil (CS) (Fenilammidi) (10) (13) (12) Ametoctradina: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Iprovalicarb (CAA) (4) (13) Fluopicolide, Metalaxil: max 2 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Mandipropamide (CAA) (4) (17) Oxathiapiprolin: max 2 interventi all'anno e usare in miscela con s.a. a diverso meccanismo d'azione.
Valifenalate (CAA) (4)
Fosetil-Al (7) Soglie e criteri di intervento
Fosfonato di disodio (7) Fino alla pre-fioritura: intervenire preventivamente sulla base della previsione delle piogge o prima dello scadere del periodo di incubazione.
Metalaxil-M (Fenilammidi) (10) Dalla pre-fioritura in poi: le strategie di controllo sono in relazione alla comparsa o meno della malattia e all’andamento delle condizioni climatiche.
Benalaxil-M (Fenilammidi) (10)
Fosfonati di potassio (7)
Amisulbron (6)
Cyazofamid (6)
Fluopicolide (CS) (13)
Cimoxanil (5)
Zoxamide (9)
Dithianon (3)
Ametoctradina (12)
Fluazinam (3)
Oxathiapiprolin (17)

Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.

Oidio

Al momento la pressione del fungo è ancora contenuta, ma con l'aumento della temperatura le condizioni potrebbero risultare favorevoli. In assenza di sintomi, è possibile utilizzare zolfo in formulazione liquida o meptyl-dinocap. Nelle zone e sui vigneti particolarmente predisposti agli attacchi di oidio, nonchè laddove si sono verificati forti attacchi lo scorso anno, è il caso di prevedere di intervenire con prodotti sistemici (es. spyroxamina, mefentrifluconazolo o altri IBE).

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Principi attivi  e ausiliari Limitazioni d'uso
Ampelomyces quisqualis
Zolfo
(1) Strobiruline (Azoxystrobin, Trifloxystrobin, Pyraclostrobin): max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Bicarbonato di potassio (18) IBE: max 3 interventi all'anno indipendentemente dalle avversità, di cui max 1 con IBE CS (Candidati sostituzione).
Olio essenziale di arancio dolce (4) Bupirimate, Proquinazid, Pyriofenone (CMR): massimo 2 interventi complessivi all'anno
Laminarina
Bacillus pumilus
Cerevisane
(5) Spiroxamina: massimo 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità
COS-OGA (7) Meptyldinocap: max 2 interventi all'anno.
Bacillus amyloliquefaciens
Eugenolo + Geraniolo + Timolo
(8) Pyriofenone (CMR), Metrafenone: max 3 interventi complessivi all'anno, indipendentemente dalle avversità; Pyriofenone max 2 interventi.
Azoxystrobin (Strobiruline) (1) (9) Cyflufenamide: max 2 interventi l'anno, indipendentemente dalle avversità.
Trifloxystrobin (Strobiruline) (1) (12) SDHI (Boscalid, Fluxapyroxad): complessivamente max 2 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità, di cui max 1 con Boscalid.
Pyraclostrobin (Strobiruline) (1)
Penconazolo (IBE) (18) Soglie e criteri di intervento
Tebuconazolo (IBE) (CS) (18) Nelle zone ad alto rischio nella fase di prechiusura del grappolo sono da preferire le applicazioni con zolfo polverulento.
Tetraconazolo (IBE) (18)
Difenoconazolo (IBE) (CS) (18)
Mefentrifluconazolo (IBE) (18)
Spiroxamina (5)
Bupirimate (4)
Meptyldinocap (7)
Metrafenone (8)
Boscalid (SDHI) (12)
Cyflufenamide (9)
Fluxapyroxad (SDHI) (12)
Proquinazid (4)
Pyriofenone (4) (8)

Black Rot

Sono stati osservati sintomi da black rot. Si consiglia di privilegiare nella scelta dei prodotti gli antiperonosporici (sali di rame e dithianon) e gli antioidici (IBE) efficaci anche su black rot.

Principi attivi e ausiliari Soglie e criteri d'intervento Limitazioni d'uso
Prodotti rameici Interventi agronomici: raccogliere e distruggere i grappoli infetti; asportare ed eliminare i residui di potatura. (1) Strobiruline (Azoxystrobin, Tryfloxystrobin, Pyraclostrobin): max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità
Interventi chimici: intervenire su vigneti e varietà a rischio; privilegiare nella scelta dei fungicidi i prodotti efficaci anche su Black-rot. (3) Folpet, Dithianon, Fluazinam: complessivamente max 4 interventi all'anno, indipendentemente dall'avversità, in alternativa fra loro.
(3) Folpet, Dithianon, Fluazinam: complessivamente max 4 interventi all'anno, indipendentemente dall'avversità, in alternativa fra loro.
Dithianon (3) (18) IBE: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dall'avversità, di cui max 1 con IBE CS (Candidati alla sostituzione).
Azoxystrobin (Strobilurine) (1) (5) Spiroxamina: massimo 3 interventi anno indipendentemente dall’avversità.
Penconazolo (IBE) (18)
Tetraconazolo (IBE) (18)
Difenoconazolo (CS) (IBE) (18)
Mefentrifluconazolo (IBE) (18)
Pyraclostrobin (Strobilurine) (1)
Trifloxistrobina (Strobiruline) (1)
Spiroxamina (5) + Difenoconazolo (CS) (IBE) (18)

Trifloxistrobin (Strobilurine) (1)

Pyraclostrobin (Strobilurine) (1)

Tignoletta della vite

Prevedere il posizionamento di trappole per il monitoraggio degli adulti nel vigneto.

Note

Note informative e metodologiche

I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.

Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.

L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.

I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.

I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.

Provincia di Grosseto - Bollettino Vite Biologico del 2024-05-02

Fenologia

La fase fenologica prevalente è ancora "grappoli visibili, con una certa disomogeneità di sviluppo in base alle zone.

Peronospora

Sebbene le basse temperature abbiano attenuato il potenziale infettivo, si consiglia di non abbassare la guardia. Sono state segnalate le prime macchie d’olio stagionali. Dati i probabili dilavamenti, è il caso di rinnovare la copertura a ridosso delle piogge. Occorre impiegare formulati a base di rame. Valutare anche l’abbinamento con induttori di resistenza.

Principi attivi e ausiliari
Prodotti rameici
Olio essenziale di arancio dolce
Cerevisane
Laminarina
Soglie e criteri di intervento
Fino alla pre-fioritura: intervenire preventivamente sulla base della previsione delle piogge o prima dello scadere del periodo di incubazione.
Dalla pre-fioritura in poi: le strategie di controllo sono in relazione alla comparsa o meno della malattia e all’andamento delle condizioni climatiche.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.

Oidio

Al momento la pressione del fungo è ancora contenuta, ma con l'aumento della temperatura le condizioni potrebbero risultare favorevoli. In assenza di sintomi, è possibile utilizzare zolfo in formulazione liquida anche addizionato a induttori di resistenza.

Principi attivi e ausiliari
Ampelomyces quisqualis
Zolfo
Bicarbonato di potassio
Olio essenziale di arancio dolce
Laminarina
Cerevisane
COS-OGA
Bacillus pumilus
Bacillus amyloliquefaciens
Eugenolo+Geraniolo+Timolo
Soglie e criteri di intervento
Nelle zone ad alto rischio nella fase di prechiusura del grappolo sono da preferire le applicazioni con zolfo polverulento

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Black Rot

Sono stati osservati sintomi da black rot. I prodotti a base di rame sono efficaci anche su black rot.

Principi attivi e ausiliari Soglie e criteri d'intervento
Prodotti rameici Interventi agronomici: raccogliere e distruggere i grappoli infetti; asportare ed eliminare i residui di potatura.

Tignoletta della vite

Prevedere il posizionamento di trappole per il monitoraggio degli adulti nel vigneto.

Note

Note informative e metodologiche

I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.

Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.

L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.

I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.

I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.