Provincia di Massa-Carrara - Bollettino Vite Integrato del 2024-05-02

Fenologia

La fase fenologica prevalente è "grappoli distesi". In diversi casi, la fase fenologica è ancora "grappoli visibili".

Peronospora

Sebbene le basse temperature abbiano attenuato il potenziale infettivo, si consiglia di non abbassare la guardia. Dati i probabili dilavamenti, è il caso di rinnovare la copertura a ridosso delle piogge. Occorre impiegare sostanze attive di contatto [es. folpet, rame, dithianon (soprattutto se in presenza di sintomi da black rot)]. Valutare anche l’abbinamento con prodotti ad attività sistemica (es. fosfonati, fosetyl-Al, dimetomorf, melataxyl-M, cymoxanil, benalaxyl-M), efficaci al rialzo delle temperature e in caso di vegetazione scoperta. Inoltre, consentono di migliorare la persistenza dell'intervento.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Regione Toscana L.R. 25/99

Annata Agraria 2024

Principi attivi e ausiliari
Prodotti rameici
Olio essenziale di arancio dolce
Cerevisane
Laminarina
Limitazioni d'uso
(1) Strobiruline: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
(3) Folpet, Dithianon, Fluazinam: complessivamente max 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità, in alternativa tra loro.
(4) CAA: max 4 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
(5) Cimoxanil: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
(6) Cyazofamid, Amisulbron: complessivamente max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Folpet (3) (7) Fosfonati (Fosfonato di potassio, Fosfonato di disodio, Fosetil-Al): complessivamente max 10 interventi all'anno, di cui max 5 con Fosfonato di potassio e max 7 con Fosfonato di disodio.
Dimetomorf (CAA) (4) (9) Zoxamide: max 4 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Pyraclostrobin (Strobiruline) (1) (10) Fenilammidi: max 3 interventi all'anno.
Metalaxil (CS) (Fenilammidi) (10) (13) (12) Ametoctradina: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Iprovalicarb (CAA) (4) (13) Fluopicolide, Metalaxil: max 2 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Mandipropamide (CAA) (4) (17) Oxathiapiprolin: max 2 interventi all'anno e usare in miscela con s.a. a diverso meccanismo d'azione.
Valifenalate (CAA) (4)
Fosetil-Al (7) Soglie e criteri di intervento
Fosfonato di disodio (7) Fino alla pre-fioritura: intervenire preventivamente sulla base della previsione delle piogge o prima dello scadere del periodo di incubazione.
Metalaxil-M (Fenilammidi) (10) Dalla pre-fioritura in poi: le strategie di controllo sono in relazione alla comparsa o meno della malattia e all’andamento delle condizioni climatiche.
Benalaxil-M (Fenilammidi) (10)
Fosfonati di potassio (7)
Amisulbron (6)
Cyazofamid (6)
Fluopicolide (CS) (13)
Cimoxanil (5)
Zoxamide (9)
Dithianon (3)
Ametoctradina (12)
Fluazinam (3)
Oxathiapiprolin (17)

Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.

Oidio

Al momento la pressione del fungo è ancora contenuta, ma con l'aumento della temperatura le condizioni potrebbero risultare favorevoli. In assenza di sintomi, è possibile utilizzare zolfo in formulazione liquida o meptyl-dinocap. Nelle zone e sui vigneti particolarmente predisposti agli attacchi di oidio, nonchè laddove si sono verificati forti attacchi lo scorso anno, è il caso di prevedere di intervenire con prodotti sistemici (es. spyroxamina, mefentrifluconazolo o altri IBE).

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Principi attivi  e ausiliari Limitazioni d'uso
Ampelomyces quisqualis
Zolfo
(1) Strobiruline (Azoxystrobin, Trifloxystrobin, Pyraclostrobin): max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Bicarbonato di potassio (18) IBE: max 3 interventi all'anno indipendentemente dalle avversità, di cui max 1 con IBE CS (Candidati sostituzione).
Olio essenziale di arancio dolce (4) Bupirimate, Proquinazid, Pyriofenone (CMR): massimo 2 interventi complessivi all'anno
Laminarina
Bacillus pumilus
Cerevisane
(5) Spiroxamina: massimo 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità
COS-OGA (7) Meptyldinocap: max 2 interventi all'anno.
Bacillus amyloliquefaciens
Eugenolo + Geraniolo + Timolo
(8) Pyriofenone (CMR), Metrafenone: max 3 interventi complessivi all'anno, indipendentemente dalle avversità; Pyriofenone max 2 interventi.
Azoxystrobin (Strobiruline) (1) (9) Cyflufenamide: max 2 interventi l'anno, indipendentemente dalle avversità.
Trifloxystrobin (Strobiruline) (1) (12) SDHI (Boscalid, Fluxapyroxad): complessivamente max 2 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità, di cui max 1 con Boscalid.
Pyraclostrobin (Strobiruline) (1)
Penconazolo (IBE) (18) Soglie e criteri di intervento
Tebuconazolo (IBE) (CS) (18) Nelle zone ad alto rischio nella fase di prechiusura del grappolo sono da preferire le applicazioni con zolfo polverulento.
Tetraconazolo (IBE) (18)
Difenoconazolo (IBE) (CS) (18)
Mefentrifluconazolo (IBE) (18)
Spiroxamina (5)
Bupirimate (4)
Meptyldinocap (7)
Metrafenone (8)
Boscalid (SDHI) (12)
Cyflufenamide (9)
Fluxapyroxad (SDHI) (12)
Proquinazid (4)
Pyriofenone (4) (8)

Black Rot

Sono stati osservati sintomi da black rot. Si consiglia di privilegiare nella scelta dei prodotti gli antiperonosporici (sali di rame e dithianon) e gli antioidici (IBE) efficaci anche su black rot.

Principi attivi e ausiliari Soglie e criteri d'intervento Limitazioni d'uso
Prodotti rameici Interventi agronomici: raccogliere e distruggere i grappoli infetti; asportare ed eliminare i residui di potatura. (1) Strobiruline (Azoxystrobin, Tryfloxystrobin, Pyraclostrobin): max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità
Interventi chimici: intervenire su vigneti e varietà a rischio; privilegiare nella scelta dei fungicidi i prodotti efficaci anche su Black-rot. (3) Folpet, Dithianon, Fluazinam: complessivamente max 4 interventi all'anno, indipendentemente dall'avversità, in alternativa fra loro.
(3) Folpet, Dithianon, Fluazinam: complessivamente max 4 interventi all'anno, indipendentemente dall'avversità, in alternativa fra loro.
Dithianon (3) (18) IBE: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dall'avversità, di cui max 1 con IBE CS (Candidati alla sostituzione).
Azoxystrobin (Strobilurine) (1) (5) Spiroxamina: massimo 3 interventi anno indipendentemente dall’avversità.
Penconazolo (IBE) (18)
Tetraconazolo (IBE) (18)
Difenoconazolo (CS) (IBE) (18)
Mefentrifluconazolo (IBE) (18)
Pyraclostrobin (Strobilurine) (1)
Trifloxistrobina (Strobiruline) (1)
Spiroxamina (5) + Difenoconazolo (CS) (IBE) (18)

Trifloxistrobin (Strobilurine) (1)

Pyraclostrobin (Strobilurine) (1)

Tignoletta della vite

Prevedere il posizionamento di trappole per il monitoraggio degli adulti nel vigneto.

Note

Note informative e metodologiche

I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.

Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.

L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.

I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.

I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.

Provincia di Massa-Carrara - Bollettino Vite Biologico del 2024-05-02

Fenologia

La fase fenologica prevalente è "grappoli distesi". In diversi casi, la fase fenologica è ancora "grappoli visibili".

Peronospora

Sebbene le basse temperature abbiano attenuato il potenziale infettivo, si consiglia di non abbassare la guardia. Dati i probabili dilavamenti, è il caso di rinnovare la copertura a ridosso delle piogge. Occorre impiegare formulati a base di rame. Valutare anche l’abbinamento con induttori di resistenza.

Principi attivi e ausiliari
Prodotti rameici
Olio essenziale di arancio dolce
Cerevisane
Laminarina
Soglie e criteri di intervento
Fino alla pre-fioritura: intervenire preventivamente sulla base della previsione delle piogge o prima dello scadere del periodo di incubazione.
Dalla pre-fioritura in poi: le strategie di controllo sono in relazione alla comparsa o meno della malattia e all’andamento delle condizioni climatiche.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.

Oidio

Al momento la pressione del fungo è ancora contenuta, ma con l'aumento della temperatura le condizioni potrebbero risultare favorevoli. In assenza di sintomi, è possibile utilizzare zolfo in formulazione liquida anche addizionato a induttori di resistenza.

Principi attivi e ausiliari
Ampelomyces quisqualis
Zolfo
Bicarbonato di potassio
Olio essenziale di arancio dolce
Laminarina
Cerevisane
COS-OGA
Bacillus pumilus
Bacillus amyloliquefaciens
Eugenolo+Geraniolo+Timolo
Soglie e criteri di intervento
Nelle zone ad alto rischio nella fase di prechiusura del grappolo sono da preferire le applicazioni con zolfo polverulento

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Black Rot

Sono stati osservati sintomi da black rot. I prodotti a base di rame sono efficaci anche su black rot.

Principi attivi e ausiliari Soglie e criteri d'intervento
Prodotti rameici Interventi agronomici: raccogliere e distruggere i grappoli infetti; asportare ed eliminare i residui di potatura.

Tignoletta della vite

Prevedere il posizionamento di trappole per il monitoraggio degli adulti nel vigneto.

Note

Note informative e metodologiche

I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.

Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.

L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.

I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.

I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.

Provincia di Massa-Carrara - Bollettino Olivo Integrato del 2024-05-02

Fenologia

Accrescimento mignola, le temperature in calo degli ultimi dieci giorni hanno rallentato molto lo sviluppo vegetativo.

Cecidomia delle foglie (Dasineura Oleae)

La Dasineura oleae, considerato fitofago secondario per l’agro-ecosistema oliveto, ha provocato negli ultimi anni attacchi e danni significativi nella provincia di Massa-Carrara, in particolare nei comuni di Fosdinovo, Fivizzano e zone limitrofe.

Come è noto, la presenza di cospicue popolazioni di questo dittero, pur non compromettendo la vita della pianta, può portare a significativi decrementi della produzione.

A differenza di quanto avvenuto in altre aree olivicole toscane, gli antagonisti naturali non riescono a mitigare la presenza della Cecidomia nel territorio sopra menzionato. Pertanto, con il presente bollettino e i successivi, si intendono fornire i risultati dei monitoraggi messi in atto sul territorio e delle indicazioni utili per la gestione integrata delle infestazioni.

Il monitoraggio, come per lo scorso anno, è condotto da tecnici operanti sul territorio, prevede campionamenti settimanali di foglie e rilievi in campo, i cui risultati saranno riportati e aggiornati regolarmente nel presente documento.

L’obiettivo del monitoraggio è quello di descrivere l’andamento delle infestazioni da Cecidomia negli areali maggiormente colpiti, nell’ottica di fornire supporto agli olivicoltori per calibrare al meglio le azioni di contrasto delle infestazioni, nel massimo rispetto dei principi ecologici e tossicologici.

È importante ribadire che la qualifica dell’infestazione consente di definire l’andamento dello sviluppo delle forme larvali contenute nelle galle, di prevedere il momento in cui gli adulti inizieranno a fuoriuscire, nonché la stima della percentuale di parassitizzazione ad opera dei noti antagonisti naturali del fitofago.

L’evidenza dell’inizio dei voli si avrà con l’osservazione della presenza dei fori d’uscita operati nella galla fogliare (con presenza di esuvie), cui seguirà l’inizio delle ovideposizioni.

Le uova, evidenti anche a occhio nudo, segnano l’inizio della generazione primaverile.

Dati di monitoraggio

Nel pdf scaricabile al link è possibile visualizzare i dati rilevati in campo questa settimana.

Glossario: L1, L2 e L3 indicano le larve delle diverse età presenti dentro la galla; pupa è lo stadio di sviluppo che precede l’adulto, che sfarfallerà dalla galla.

Descrizione situazione e commento

Nei punti di monitoraggio ricadenti in areali di Podenzana e Pontremoli l’infestazione continua a manifestare un sensibile ritardo nello sviluppo rispetto alle aree meno interne, avendo rilevato, anche per questa settimana, una significativa presenza di larve di 3° età e poche pupe.

Difesa

Coloro che adottano tecniche di difesa bio o a basso impatto ambientale che prevedono l’impiego di repellenti, devono avere cura di mantenere la copertura in tutti gli areali. Nelle aree olivicole interne (Podenzana e Pontremoli), dove è ancora prevalente una presenza significativa di larve di 3° età e pupe, è sempre consigliato l’intervento con caolino o prodotti a base di rame, compatibilmente con il previsto andamento meteo relativo alle piogge. Tali interventi potranno essere ripetuti in modo da garantire la copertura della nuova vegetazione in via di emissione e accrescimento, durante tutto il successivo periodo di ovideposizione, soprattutto in presenza di piogge dilavanti. Nelle stesse aree, per indicazioni relative a eventuali interventi con prodotti ad azione larvicida è necessario attendere i prossimi bollettini.

Si ricorda che le aziende che intendono effettuare i trattamenti insetticidi dovrebbero attenersi a quanto segue:

1. Coloro che impiegano Oikos (ammesso in bio) dovrebbero ripetere l’intervento a distanza di circa 10-12 giorni dal primo effettuato, rispettando il limite di interventi ammessi in etichetta.

2. Coloro che impiegano acetamiprid, dovrebbero ripetere l’intervento a distanza di circa 10-12 giorni dal primo effettuato. Si ricorda che, nell’ambito dei Disciplinari di Produzione Integrata, è possibile impiegare acetamiprid, al massimo 2 volte, indipendentemente dall’avversità.

Ricordiamo che nell’ottica della gestione integrata delle infestazioni è da non trascurare la possibilità di effettuare interventi di potatura a partire indicativamente dalla seconda decade di aprile, in funzione dell’andamento meteo stagionale. Essi svolgono un importante ruolo nella riduzione delle infestazioni, poiché il materiale asportato (e successivamente distrutto) è quello dove si concentrano le ovideposizioni della generazione primaverile.

Riportiamo il link alla scheda tecnica sulla Dasineura O. Scarica qui

Note

Il bollettino su cecidomia della provincia di Massa Carrara è redatto grazie ai rilievi in campo effettuati dai tecnici di Coldiretti Massa Carrara e Cia Toscana nord