Pubblicazioni dati RICCA
Pubblicazioni dati RICCA

 

Presso il settore Sistemi Informativi Territoriali del Consorzio LaMMA vengono studiate e realizzate Infrastrutture di Dati Spaziali e applicazioni WebGIS per la consultazione e diffusione in rete dell’informazione geografica quali strumenti a supporto delle decisioni.

La maggior parte dei dati spaziali gestiti dall’infrastruttura vengono resi accessibili tramite:

 

Questi strumenti permettono di migliorare la condivisione ed il flusso dei dati tra i vari enti pubblici, evitare duplicazioni di prodotti e permettere un libero e facile accesso ai dati geografici disponibili ed alle relative informazioni da parte di tutti i potenziali utenti, siano essi il decisore politico, il funzionario tecnico, il libero professionista e il privato cittadino.

Mettiamo infatti a disposizione strumenti fruibili ed accessibili a differenti livelli di utenza, i cui contenuti possono essere liberamente interrogabili e scaricabili oltre che implementabili nel tempo, secondo regole e standard condivisi.

Nella progettazione e nello sviluppo di applicazioni WebGIS abbiamo la possibilità di integrare risorse disponibili in rete e risorse locali e di utilizzare tecnologie e piattaforme differenti in grado, però, di scambiare informazioni grazie al rispetto degli standard e di ottenere così dei mash-up tramite i quali diffondere l’informazione spaziale.
 

Standard e infrastruttura federata 

Dove possibile, nell’ottica di una crescita federata dell'infrastruttura geografica, cerchiamo di utilizzare come fonte dei dati di base i geo-sevizi resi disponibili del Geoportale GEOscopio della Regione Toscana. Tale sistema consente la visualizzazione, interrogazione e il download, tramite gli standard OGC per la condivisione dei dati spaziali, di molteplici dati geografici regionali, il tutto nell’ottica di una infrastruttura federata per la condivisione dell’informazione geo-riferita.

L’ infrastruttura è stata inoltre sviluppata utilizzando software open-source per tutte le sue componenti, quali lo storage, il software di pubblicazione secondo gli standard geo-spaziali dell’Open Geospatial Consortium (OGC) e la parte di presentazione e consultazione online.

Le tecnologie WebGIS e la condivisione dei dati spaziali su internet, hanno assunto un livello di importanza sempre maggiore per favorire la cooperazione tra enti pubblici e privati impegnati nel governo e nello sviluppo del territorio.

I vantaggi che tali strumenti offrono alla collettività sono molteplici:

  • i cittadini hanno accesso alle informazioni di carattere ambientale, urbanistico, socio-economico e territoriale della propria città.
  • danno la possibilità di acquisire in modo più semplice informazioni che tradizionalmente sono disponibili soltanto presso gli uffici amministrativi, con un risparmio notevole di tempo e di spese.
  • gli enti pubblici possono condividere al loro interno tutte le informazioni territoriali elaborate dai diversi settori e semplificare la redazione di alcune tipologie di documenti.
  • sono un fondamentale supporto per la pianificazione, la gestione, il controllo e la programmazione del territorio;
  • in ambito universitario e scientifico costituiscono una sorta di catalogo di tutte le informazioni di tipo territoriale e ambientale disponibili che diventano reperibili gratuitamente e presso un’unica fonte;
  • consentono una esatta individuazione e perimetrazione sul territorio dei beni archeologici, architettonici e storico-artistici.

Qualche esempio di applicazioni

Nuovi geo-servizi e nuovo viewer delle previsioni WOP

È online sulla home page del Consorzio LaMMA il nuovo visualizzatore per la navigazione interattiva delle previsioni meteo.

La Piattaforma WebGis adotta un approccio molto flessibile ed è stata ideata per poter gestire, anche in maniera incrementale, prodotti geo-riferiti di diversa natura, che nel corso del tempo saranno scelti per la condivisione.

Tutti i dati visibili vengono serviti attraverso i protocolli OGC Compliant - WMS (con parametro TIME) e WMTS (con parametro TIME).

Grazie all'interoperabilità dei servizi forniti i dati potranno essere richiamati da un qualsiasi Client WMS / WMTS.

CLICCA QUI PER VEDERE LE PREVISIONI

Al momento i dati pubblicati sono:

Previsioni per località

Previsioni da modello

Mappe di probabilità

  • Cielo
  • Temperature
  • Vento
  • Altezza e direzione d'onda
  • Raffica e direzione vento
  • Precipitazione

Cielo Temperatura

Moto Ondoso

Rischio Incendi Regione Toscana

Regione Toscana, in collaborazione con il Consorzio LaMMA e l’Istituto per la BioEconomia del CNR (IBE), ha predisposto l’implementazione di un sistema di previsione del rischio incendi boschivi sul territorio toscano che utilizza l’indice canadese per determinare il livello di pericolo di incendio giornaliero in ogni comune della Toscana che, sulla base di osservazioni e previsioni meteorologiche, permette di valutare la predisposizione dei boschi ad essere interessati dal fuoco.

La valutazione delle condizioni di rischio per lo sviluppo e propagazione degli incendi boschivi costituisce uno strumento fondamentale nella gestione operativa del servizio di prevenzione e lotta agli incendi. Si realizza con il monitoraggio e la previsione delle condizioni meteorologiche e il calcolo giornaliero di appositi indici di pericolosità (comunemente indicati come indici di rischio), a cui viene fatta corrispondere la probabilità che in quell’intervallo di tempo, in un dato territorio, l’incendio boschivo abbia inizio e si diffonda.

Le funzioni principali della previsione delle condizioni di rischio per lo sviluppo e propagazione degli incendi boschivi possono pertanto essere riassunte come segue:

  • definizione del livello di rischio giornaliero;
  • individuazione delle soglie, oltre le quali devono essere attivati gli interventi e servizi di prevenzione AIB, nonché i controlli per il rispetto delle norme di prevenzione AIB;
  • emanazione dei provvedimenti e dei relativi bollettini di informazione per la cittadinanza, ai fini del rispetto delle norme di prevenzione dagli incendi boschivi.

Le Classi di pericolo in Toscana sono:

  • Rischio Basso - propagazione del fronte di fiamma poco probabile;
  • Rischio Moderato - propagazione lenta. Estinzione facilmente realizzabile;
  • Rischio Alto - propagazione a velocità moderata. Estinzione efficace se tempestiva;
  • Rischio Molto Alto - propagazione rapida. Estinzione difficoltosa;
  • Rischio Estremo - condizioni molto difficili. Estinzione impegnativa.

Tramite l’utilizzo degli indici Fine Fuel Moisture Code (umidità del combustibile - incendiabilità potenziale) e Fire Weather Index (comportamento del fuoco - pericolosità potenziale), vengono quotidianamente calcolate le seguenti tipologie di rischio:

  • rischio stazioni: calcolato per il giorno in corso, utilizzando le spazializzazioni dei dati delle stazioni termopluviometriche, con una risoluzione pari a 1 km.
  • rischio previsionale: calcolato dai modelli previsionali utilizzati dal Consorzio LaMMA (WRF 3km) estraendo giornalmente le variabili di input del modello canadese. Per questo modello di rischio, che viene inizializzato con le variabili provenienti dalle stazioni meteorologiche e permette di avere una previsione del rischio incendi per tre giorni, la risoluzione della cella adottata è di 3 km per lato.


Il modello indice di rischio viene utilizzato dagli enti e dalle strutture dell’Organizzazione AIB ai fini di una più efficace gestione operativa degli interventi e dei servizi di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi.

Nello specifico, l’utilizzo delle mappe di rischio è finalizzato a:

  • attivazione/cessazione ‘Stati di Allerta AIB’;
  • attivazione/cessazione ‘Livello di Attenzione AIB’ per ambiti operativi e zone interessate dagli incendi invernali
  • apertura/chiusura COP AIB

WebGIS (accesso riservato)

Una volta create le mappe di previsione del rischio viene eseguita una media comunale: per ogni comune della Toscana abbiamo dunque valori di FFMC, FWI, DMC e DC che vengono memorizzati automaticamente in un database. Le mappe di rischio così create vengono gestite e pubblicate in rete tramite web services secondo gli standard dell’Open Geospatial Consortim per i dati spaziali. Tale caratteristica consente di renderle facilmente pubblicabili sia su un bollettino in formato .pdf (visualizzazione statica, come riportato in figura seguente) che su un applicativo webgis (visualizzazione dinamica).

Bollettini di informazione per la cittadinanza (accesso pubblico)

CLICCA QUI PER ACCEDERE AL BOLLETTINO

Dopo una prima sperimentazione avvenuta nel corso dell’estate 2018, durante la quale il bollettino incendi boschivi è stato reso di pubblico accesso tramite l’inserimento nella home page di Regione Toscana, si intende promuovere ulteriori iniziative di comunicazione finalizzate ad informare quotidianamente i cittadini sulle condizioni di rischio presenti sul territorio regionale. È infatti in corso di elaborazione una procedura condivisa a livello nazionale per classificare il rischio incendi su quattro livelli, così come già avviene, ad

esempio, per l’allerta meteo. Alle quattro classi di rischio sono associati quattro colori che, per ogni singolo comune della Toscana, consentono di individuare immediatamente il livello di pericolo di innesco e propagazione degli incendi boschivi: basso (verde) – medio (giallo) – alto (arancio) – molto alto (rosso). A queste classi saranno associati i rispettivi scenari dei possibili incendi attesi.

Analisi meteo AIB (accesso riservato)

In presenza di condizioni di rischio MOLTO ALTO (indice FWI ROSSO) in una o più zone di DO Competente, il Settore Forestazione, entro le ore 12, invia tramite posta elettronica il bollettino di Analisi Meteo AIB agli Analisti AIB, ai Direttori delle operazioni di spegnimento, alla SOUP, ai COP AIB e al CVT.
Il bollettino di Analisi Meteo AIB, nel quale vengono riassunti i principali indici e parametri meteo ai fini AIB, contiene due sezioni: COSA ABBIAMO AVUTO e COSA CI ASPETTIAMO. Nella sezione COSA ABBIAMO AVUTO vengono riportate le informazioni riguardanti il numero, la distribuzione territoriale e le caratteristiche degli incendi boschivi che si sono verificati in Toscana durante la giornata precedente, mentre nella sezione COSA CI ASPETTIAMO viene effettuata un’analisi puntuale delle condizioni meteo previste per la giornata, suddivisa in fasce orarie. Particolare rilievo viene dato alle caratteristiche del vento, umidità relativa dell’aria e condizioni atmosferiche in termini di stabilità/instabilità, nonché alla tipologia e intensità degli incendi attesi, oltre ad indicazioni operative ritenute particolarmente utili in funzione delle condizioni meteo presenti e previste.

E' in corso una sperimentazione su altre tipologie di mappe che possono essere di aiuto al personale AIB nella lotta agli incendi.

Fuoco prescritto

Maschere vero-falso per l'applicazione del fuoco prescritto generate dall'individuazione di  finestre ambientali quali:

  • FFMC da 75 a 95
  • DMC < 20
  • Giorni ultima pioggia (> 5mm)  da 3 a 20
  • Temperatura da -5° a +20°
  • Umidità: da 40% a 80%
  • Vento da 0 a 15 km/h

Indice di Haines - HI (1988)

Haines Index

L'indice viene calcolato combinando la stabilità e il contenuto di umidità della bassa atmosfera in un numero che si correla bene con la crescita di grandi incendi. Il termine di stabilità è determinato dalla differenza di temperatura tra due strati atmosferici; il termine di umidità è determinato dalla differenza di temperatura e temperatura al punto di rugiada.

HI = A + B

 

L'indice di Haines può variare tra 2 e 6. Più secca e instabile è l'atmosfera più bassa, più alto è l'indice.

  • 2 o 3: Very low
  • 4: Low
  • 5: Moderate
  • 6: High

 

TERMINE A
quota pressione di riferimento per la stabilità (hPa) differenza temp. sulla isoterma punteggio stabilità
< 300 950 - 850 <= 3 1
4 - 7 2
>= 8 3
300 - 900 850 - 700 <= 5 1
6 - 10 2
>= 11 3
> 900 700 - 500 <= 17 1
18 - 21 2
>= 22 3
TERMINE B
quota pressione di riferimento per umidità (hPa) differenza temp. tra curva di stato e dewpoint punteggio di umidità
< 300 850 <= 5 1
6 - 9 2
>= 10 3
300 - 900 850 <= 5 1
6 - 12 2
>= 13 3
> 900 700 <= 14 1
15 - 20 2
>= 21 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Geoportale Difesa del Suolo - Regione Toscana

Il Geoportale Difesa del Suolo rappresenta il punto di accesso unificato alle banche dati realizzate e gestite per la Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile della Regione Toscana.

Accedi al Geoportale

La direzione ha competenze in materia di

  • difesa del suolo e della costa
  • protezione civile
  • prevenzione rischio idraulico ed idrogeologico e tutela della risorsa idrica
  • servizio idrologico
  • rapporti con i consorzi di bonifica
  • oltre al coordinamento degli interventi per la gestione ed il superamento delle emergenze.


Al suo interno sono presenti sia portali con libero accesso che portali con accesso riservato dedicati ai Geni civili, Consorzi di bonifica ed altre pubbliche amministrazioni.
Da sottolineare il fatto che tale infrastruttura si integra perfettamente con i geo-servizi resi disponibili dal Geoportale GEOscopio della Regione Toscana, con il quale è possibile visualizzare ed interrogare i dati geografici regionali, in quanto utilizza gli standard OGC per la condivisione dei dati spaziali, il tutto nell’ottica di una infrastruttura federata per la condivisione dell’informazione geo-riferita.
L’ infrastruttura è stata inoltre sviluppata utilizzando software open-source per tutte le sue componenti, quali lo storage, il software di pubblicazione secondo gli standard geo-spaziali dell’Open Geospatial Consortium (OGC) e la parte di presentazione e consultazione online.


Monitoraggio radar satellitare delle deformazioni del terreno della Regione Toscana. Il sistema informativo e la rappresentazione dei dati

Il presente lavoro è stato svolto nell’ambito dell’accordo “Attività di monitoraggio del rischio idrogeologico nel territorio della regione Toscana” stipulato il 06 dicembre 2017, ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e dell’art. 6 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, tra la Regione Toscana, il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze.
L’obiettivo principale delle attività è quello di fornire informazioni utili alla formulazione di un quadro sinottico dei fenomeni di deformazione del suolo sull’intero territorio regionale, a supporto delle Regioni, dei Comuni e degli Enti Territoriali coinvolti nelle attività per la difesa del territorio e di gestione dei rischi. A tale scopo è stata generata una banca dati rappresentativa del territorio regionale contenente le misure dei movimenti del terreno ottenute mediante interferometria SAR (Synthetic Aperture Radar) satellitare e resa fruibile attraverso il Geoportale della Difesa del Suolo della Regione Toscana realizzato del Consorzio LaMMA.

Infrastruttura SAR

L’infrastruttura geografica sviluppata rappresenta lo strumento utilizzato per organizzare, gestire e divulgare i prodotti del progetto Monitoraggio radar satellitare delle deformazioni del terreno della Regione Toscana.
Al momento è la prima esperienza nella quale questa tipologia di dato è resa accessibile a tutti, sia al funzionario tecnico che al libero professionista, in modo continuo, con aggiornamento temporale frequente (10 giorni circa), nella sua completezza d’informazione e per un intero territorio regionale.

CLICCA QUI PER ACCEDERE AL PORTALE DEI DATI INTERFEROMETRICI

Documentazione

 

Download dei dati:

Ascending Descending Mappe sensibilità/visibilità

 

 

 

 

 


Portale Monitoraggio risorsa idrica

L’Autorità Idrica Toscana (AIT) ha l’obiettivo di individuare le modalità di monitoraggio dello stato delle risorse idropotabili, le misure e gli interventi da attuare in caso di emergenza idropotabile dovuta a siccità.
Il Consorzio LaMMA svolge attività di previsione e vigilanza meteorologica, anche a supporto del sistema di protezione civile, di climatologia e di monitoraggio ambientale; il Consorzio è anche impegnato nello sviluppo di applicazioni WebGIS a supporto del sistema informativo territoriale e ambientale della Regione Toscana e gestisce al proprio interno un sistema di pubblicazione e divulgazione delle informazioni ambientali e territoriali.
La presente attività si inserisce all’interno di questo quadro operativo ed ha permesso lo sviluppo di un prodotto a supporto dell’AIT nella gestione delle crisi idropotabili causate da siccità.

Infrastruttura AIT

Il sistema informativo territoriale, sviluppato integrando ed elaborando dati meteo da stazioni a terra relative al territorio toscano,  consente di fornire, attraverso un portale WebGIS dedicato, informazioni geo-riferite circa la situazione idrica del territorio e la sua possibile evoluzione.
Tale infrastruttura rappresenta una soluzione proattiva per poter fornire informazioni semplici, comprensibili e tempestive sulle condizioni attuali e sui possibili scenari evolutivi della siccità a supporto delle scelte e delle azioni da intraprendere.

Per il momento i dati e il portale sono solamente accessibili al personale AIT

WebGIS Risorsa Idrica

L’infrastruttura di dati geografici sviluppata permette di gestire tutti i tematismi necessari alla creazione degli indici d’interesse per l’Autorità Idrica Toscana, dalle stazioni meteorologiche alle mappe derivate, agli elaborati finali. 
Le stazioni meteorologiche derivano dalle seguenti reti:
Servizio Idrologico Regionale (SIR), Consorzio Chianti Classico, Stazioni istituto IBE-CNR, Stazioni del Consorzio LaMMA, Reti dei servizi idrologici delle regioni limitrofe (Liguria, Umbria, Emilia Romagna), Aeronautica Militare, UCEA (Ufficio Centrale di Ecologia Agraria).
I parametri meteorologici di input considerati sono precipitazioni, temperatura minima e temperatura massima giornaliere. La consistenza delle stazioni ad oggi è di circa 436 stazioni pluviometriche (1 stazione su 53 km2) e 248 stazioni termometriche, mentre il periodo di disponibilità dei dati è dal 1995 ad oggi.
Le mappe, utilizzate come dato di input per le elaborazioni visibili sulla web application, sono ottenute a partire dalla spazializzazione dei dati giornalieri misurati dalle stazioni meteorologiche disponibili. La risoluzione spaziale finale è di 200 m ed il grigliato ricopre l’intero territorio toscano. L'algoritmo di interpolazione utilizzato è una modifica di quello proposto da Thornton et al. (1997)
Le elaborazioni disponibili (variabili meteo) sul portale sono riferite a cinque scale temporali mensili ben definite (1, 3, 4, 6, 12 mesi) ed una a partire dal 1° Ottobre, indicato a livello internazionale come inizio dell’anno idrologico per l’emisfero settentrionale:

  • Pioggia Cumulata e sua anomalia: rappresenta la pioggia cumulata in un determinato periodo di tempo (in mm); l’anomalia esprime il suo scostamento rispetto alla media climatologica (1995-2018) espresso sia in mm che come % del valore climatologico atteso.
  • Temperatura Media dell’aria e sua anomalia: rappresenta la temperatura media (in °C) in un determinato periodo; l’anomalia esprime il suo scostamento in °C rispetto alla media climatologica (1995-2018).
  • Evapotraspirazione potenziale e sua anomalia: rappresenta la quantità d’acqua evapotraspirata (in mm). L’evapotraspirazione qui considerata è quella potenziale, ovvero quella che si avrebbe da una superficie interamente coperta da una coltura ideale posta in condizioni di rifornimento idrico ottimale. In sostanza è funzione esclusiva dei fattori climatici (in primis temperatura e radiazione); il suo valore risulta generalmente maggiore della evapotraspirazione reale. La formula adottata per il calcolo è quella proposta da Jensen and Haise (1963). L’anomalia esprime il suo scostamento rispetto alla media climatologica (1995-2018) espresso sia in mm che come % rispetto al valore climatologico atteso.
  • Bilancio idrico semplificato e sua anomalia: rappresenta la differenza (in mm) fra la precipitazione cumulata e l’evapotraspirazione potenziale in un certo periodo (giorno, mese, ecc.); l’anomalia esprime il suo scostamento (in mm) rispetto alla media climatologica (1995-2018). Questo parametro, rispetto al solo dato di precipitazione, permette di meglio valutare l’acqua disponibile nel terreno, sebbene, essendo un bilancio semplificato, non tenga conto di eventuali perdite di acqua per scorrimento superficiale o per percolazione profonda.
  • SPI-Standardized Precipitation Index (McKee et al., 1993): è un indice che permette di individuare periodi secchi e umidi su varie scale temporali mettendo in evidenza la siccità di tipo meteorologico, agricolo o idrologico, e la possibilità di confrontare luoghi geograficamente e climatologicamente diversi. Il confronto fra valori di breve, medio e lungo periodo (SPI disponibile da 1 a 12 mesi) può evitare eventuali errate interpretazioni relative alla durata di siccità prolungate che possono venire interrotte da periodi di temporanea normalità o surplus, com’è accaduto durante l’intenso evento del 2012.
  • SPEI-Standardized Precipitation Evapotraspiration Index (Vicente-Serrano et al., 2012): Indice simile allo SPI, ma basato su un bilancio idrico semplificato in quanto calcolato introducendo anche il parametro evapotraspirazione. Lo SPEI è in grado di evidenziare lo stato della siccità influenzato sia dall’andamento della precipitazione che dalle variabili meteorologiche che influenzano l’evaporazione e la traspirazione.
     

Mosaici Radar 

Progetto Proterina3 Evolution

Questa pagina consente la visualizzazione il composito dei radar meteorologici resi disponibili dalle regioni dello spazio marittimo Italia-Francia nell'ambito del progetto INTERREG PROTERINA 3Evolution. Tale prodotto consiste nel sovrapporre le informazioni raccolte dai singoli radar in una unica mappa. Ogni radar effettua infatti una serie di scansioni ruotando l'antenna in azimuth a 360° e impostando varie elevazioni; in questo modo vengono ricavati i volumi polari, cioè vere e proprie scansioni tridimensionali dell'atmosfera. Il radar misura la potenza retrodiffusa principalmente dalle particelle d'acqua contenute in atmosfera, una quantità chiamata riflettività.

Mosaico Radar Proterina

Accedi al Viewer

Nel composito radar viene rappresentato per ogni pixel il massimo valore di riflettività rilevato dai singoli radar nella porzione di atmosfera sovrastante sulla verticale, costituendo il prodotto detto VMI (Vertical Maximum Intensity).
I radar attualmente messi a disposizione sono i seguenti:

  • Radar Alerià (Corsica): Si tratta di un radar in banda S (frequenza operativa 2800 MHz) gestito da Meteo France, con una portata nominale di circa 250km.
  • Radar Settepani (Liguria): Banda C (frequenza operativa: 5300-5825MHz) gestito da ARPALiguria e ARPAPiemonte, con una portata nominale di circa 150km.
  • Radar Elba, Castiglione della Pescaia e Livorno (Toscana): Sono radar in banda X (frequenza operativa 9400-9500 MHz) gestiti dal Consorzio LAMMA in collaborazione con l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, con una portata nominale per singolo radar di circa 100km.

I singoli radar sono piuttosto diversi tra di loro ed hanno una differente sensibilità alla presenza di precipitazione, per cui la loro integrazione risulta piuttosto complessa.

Per questo motivo il prodotto visualizzato nella presente pagina è da considerarsi di tipo sperimentale.

 

 

 

 

Progetto SURFACE

Al momento i dati sono visibili solamente al personale interno

Obiettivo del progetto SURFACE è lo sviluppo di un sistema di previsione, monitoraggio e classificazione di eventi metereologici intensi ed estremi su scala urbana ed extra-urbana, basato su una rete di miniradar innovativi a bassa potenza di uscita
La piattaforma è stata creata per permettere la visualizzazione di vari layer informativi derivanti sia dai prodotti stessi del nuovo radar a stato solido che dall’utilizzo di sensori eterogenei esterni, tutti georeferenziati su un sistema versatile in grado di trattare anche eventuali ulteriori campi di interesse, qualora si rendessero necessari. Tale tipologia di piattaforma è senza dubbio la soluzione ottimale in risposta alle emergenti esigenze di gestire un sempre più crescente numero di informazioni disponibili in tempo reale provenienti da sensori a diversa tecnologia dislocati nel dominio di interesse ed interconnessi da una sempre più efficiente rete di comunicazione.

La piattaforma WebGis è stata pensata e implementata per fornire accesso alle elaborazioni dei dati del prototipo radar e dei dati ancillari (fulminazioni e satelliti) attraverso i protocolli OGC Compliant - WMS e WMTS.

L’intera catena operativa dell’infrastruttura implementata per il progetto è sintetizzata nella figura seguente.

Ad oggi possono venire visualizzati i seguenti prodotti:

  • MSG RSS ir108 - osservazioni di temperatura di brillanza del satellite MSG (Meteosat Second Generation) nel canale infrarosso a 10.8µm in modalità Rapid Scan Service (RSS). Il prodotto viene utilizzato per monitorare la copertura nuvolosa dei sistemi e fornire un’indicazione qualitativa dell’altezza della sommità degli stessi. L’aggiornamento è ogni 5 minuti.
  • VMI (Vertical Maximum Intensity) 10 min -  E’ un prodotto che rappresenta il valore massimo di riflettività [dBZ] presente sulla verticale di ogni punto e viene fornito come prodotto mosaicato della rete radar nazionale (DPCN). Il VMI viene utilizzato generalmente nel monitoraggio operativo, in quanto fornisce una stima qualitativa della precipitazione in atto, permettendo di distinguere le zone in cui sono in corso fenomeni di un certo rilievo e di classificarli in base alla loro tipologia (sistemi stratiformi, fronti e sistemi convettivi). Aggiornamento ogni 10 minuti.
  • SURFACE CZR (VMI, Vertical Maximum Intensity) – E’ un prodotto che rappresenta il valore massimo di riflettività [dBZ] presente sulla verticale di ogni punto ed è fornito dal prototipo radar allo stato solido. Il VMI viene utilizzato generalmente nel monitoraggio operativo, in quanto fornisce una stima qualitativa della precipitazione in atto, permettendo di distinguere le zone in cui sono in corso fenomeni di un certo rilievo e di classificarli in base alla loro tipologia (sistemi stratiformi, fronti e sistemi convettivi). Aggiornamento ogni 5 minuti.
  • SURFACE PZR (PPI, Plan Position Indicator) – Osservazioni di riflettività acquisite dal prototipo radar a stato solido alle varie elevazioni scelte. Aggiornamento ogni 5 minuti.
  • SURFACE RRR (Rain rate) – E’ un prodotto che rappresenta la stima dell’intensità di precipitazione istantanea al suolo, misurata in [mm/h]. Aggiornamento ogni 5 minuti.
  • FULMINAZIONI – Il prodotto rappresenta una stima in tempo reale della frequenza assoluta di fulminazioni proveniente dalla rete Blitzortung. La presenza di fulminazione è un indice rilevante nella formazione di convenzione profonda e quindi di sistemi precipitativi intensi. Aggiornamento ogni minuto.

Da sinistra è possibile visualizzare:

  1. Mappa di riflettività (VMI) del prototipo radar a stato solido
  2. Sovrapposizione fulminazioni con mappe di riflettività (VMI) del composito radar nazionale
  3. Sovrapposizione fulminazioni con osservazioni satellitari (MSG) di temperatura di brillanza a 10.8µm

Geo-servizi Capitaneria di porto

Presso le strutture del Consorzio LaMMA è installata una catena modellistica operativa in grado di fornire la previsione delle grandezze atmosferiche e marine. Tale catena è costituita dal modello meteorologico Weather Research and Forecasting (WRF, della statunitense NCAR), e dal modello per la previsione del moto ondoso Wavewatch III (WW3, della statunitense NOAA). Le configurazioni operative di tali modelli comprendono tutto il bacino del Mediterraneo, con una risoluzione spaziale di circa 10 Km e le mappe riproducono la variabilità temporale degli eventi con cadenza oraria, coprendo un'orizzonte previsionale di cinque giorni. 

La catena modellistica fornisce la previsione dei campi meteo-marini tutti i giorni con aggiornamenti ogni 12 ore, effettuando due run al giorno. I tempi di emissione degli aggiornamenti dipendono da vincoli operativi, che sono determinati anche da fattori esterni rispetto al Consorzio LaMMA (tempi legati ai dati dei modelli globali). La definizione di tali tempi può essere fatta su base statistica, considerando la sequenza delle emissioni operative degli anni recenti.

Il Consorzio LaMMA mette a disposizione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto le mappe derivanti dai modelli operativi previsionali secondo gli standard aperti di condivisione dei dati geo-spaziali definiti dall' Open Geospatial Consortium (OGC).
In questo caso particolare viene utilizzato lo standard Web Map Service (WMS) che produce dinamicamente mappe di dati spazialmente riferiti a partire da informazioni geografiche.


Grazie a tale specifica le mappe di previsione meteo ed onde prodotte dal Consorzio LaMMA possono essere agevolmente integrate nell'infrastruttura di dati spaziali utilizzata nelle Sale Operative del Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

 

 

 

 

Le variabili atmosferiche messe a disposizione mediante standard WMS sono:

  • Velocità del Vento (Wind Speed), alla quota di 10 m rispetto al suolo [m/sec]
  • Direzione del Vento (Wind Direction), alla quota di 10 m rispetto al suolo [m/sec]
  • Raffica del Vento (Wind Gust), alla quota di 10 m rispetto al suolo [m/sec]
  • Pressione Atmosferica alla quota del livello medio marino (Mean Sea Level Pressure) [hPa]
  • Precipitazione Categorica si/no (Categorical Precipitation, yes/not) [adimensionale]
  • Temperatura dell'aria (Air Temperature), a 2 m di quota rispetto al suolo [°C]
  • Copertura Nuvolosa Totale (Total Cloud Cover) [%].

Le variabili descriventi il moto ondoso messe a disposizione mediante standard WMS sono:

  • Altezza d'Onda Significativa (Significant Wave Height) [m]
  • Direzione Media d'Onda (Average Wave Direction) rispetto  al Nord [deg]
  • Periodo Medio D'onda (Average Wave Period) [sec].

Geobasi - Database geochimico regionale

Il Database Geochimico Regionale (DGR), detto GEOBASI, è uno strumento in grado di raccogliere tutta l’informazione di natura chimica (composizionale e isotopica) di differenti matrici geologiche, solide, liquide o gassose campionate nel territorio toscano.
L’obiettivo è di contribuire a uno sviluppo strutturato delle conoscenze dei processi geochimici alla base della variabilità naturale e antropica dei materiali geologici.

CLICCA QUI PER ACCEDERE AL PORTALE

Geobasi 1

Il gruppo di lavoro
GEOBASI è il frutto delle attività di un gruppo di lavoro costituito da ricercatori delle tre università regionali (Firenze, Pisa e Siena), del CNR di Pisa (Istituto di Geoscienze e Georisorse), dell’ARPAT, del Consorzio LAMMA e del Sistema Informativo Territoriale e Ambientale della Regione Toscana.
 
Quali informazioni?
La banca dati è disegnata per essere fruibile e accessibile a differenti livelli di utenza in modo tale che i suoi contenuti possano essere liberamente interrogabili e scaricabili, oltre che implementabili nel tempo, secondo regole e standard condivisi.

In questa prima fase del progetto le attività sono state orientate non solo a favorire la piena fruizione di dati disaggregati già disponibili tramite una potente interfaccia web-GIS ma anche ad implementare l’utilizzo di strumenti grafici e numerici di analisi statistica esplorativa mediante i quali:

Geobasi 2

 

  • comprendere la variabilità del fenomeno oggetto di studio nella sua caratterizzazione spaziale;
  • individuare la posizione geografica di valori relativi alle classi di istogrammi di frequenza o riconosciuti come anomali nei diagrammi a scatola (box-plots);
  • confrontare gli esiti di diverse metodologie analitiche sperimentali per uno stesso elemento e/o specie chimica;
  • estrarre dati relativi ad un determinato periodo temporale e/o una determinata area;
  • verificare l’impatto della presenza di informazione numerica con valore inferiore al limite di rilevabilità strumentale.